Edizioni Carta e Penna 2006 Torino Il libro
può essere richiesto
all’autore oppure presso
LIBRI&LIBRI Torino, Libreria ROBY e Giornali Perzolla San
Benigno |
L’ultimo segreto della Contessa Adelaide(Valter Fascio) |
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Un
piccolo studio storico, ma che ha la magica scorrevolezza del racconto,
incentrato sull’enigma della ultima
“fuga” di Adelaide di Susa, una di quelle poche
figure femminili che seppero, nell’oscuro Alto-Medioevo,
assumere il potere del governo e delle armi sempre ottemperando al loro
dovere di donne, ossia per la mentalità del tempo, di mogli
e madri: tre volte vedova resse la Marca di Torino in nome dei suoi
figli e morì, quasi ottantenne, nel 1091, allontanandosi in
ultimo dalle guerre di potere che si stavano scatenando intorno ai suoi
vasti domini, per rifugiarsi nel Canavese. L’autore
delinea due stupendi affreschi: nel primo descrive il proditorio
agguato e la morte di Amedeo de Canavise (personaggio di fantasia), nel
secondo l’arrivo di Adelaide nel paesino di Canischio,
l’ultimo suo rifugio e la sua
“confessione” a fratello Teodolfo: una ventina di
pagine cesellate con maestria, come un prezioso cammeo.. Verrebbe
voglia di leggere un libro intero con tutta la
“loro” storia, scritta da una così
avvincente e persuasiva penna, ma… l’autore passa
al presente e il racconto si trasforma in cronaca di un viaggio sulle
orme di Adelaide: un viaggio a Canischio sperduto borgo del Canavese,
adagiato nella parte superiore della valle percorsa dal Gallenga, alla
ricerca dei resti del castello della Sala in località
Fogliasso, forse l’ultima dimora di Adelaide e della chiesa
di Santo Stefano che per un certo tempo ha probabilemente conservato il
suo sepolcro. E la cronaca si fa diario, testamento interiore e storia
di mistero con l’incontro (o forse è un sogno?)
del fantasma di Adelaide.. Emblematica
la frase di chiusura, dopo che l’autore invita il lettore a
farsi viandante e a intraprendere il suo stesso viaggio nelle montagne
del Canavese: “Gioco e realtà, finzione
e verità, si nascondono sempre dentro ogni viaggio e introno
ad ogni vicenda della vita, ma le nostre storie non si possono soltanto
raccontare. Si devono veramente provare in prima persona.” Seguono
in una sorta di turbinante e magico caleidoscopio tre brevi racconti
raggruppati sotto il titolo ALTRE STORIE: nel primo sogno la Torino di
oggi, un tempo crocevia delle grandi strade di pellegrinaggio medievale
e dei traffici mercantili (Adelaide pur mantenendo nella
città la sede amministrativa del marchesato, le
preferì Susa) dove l’autore incontra il frate
confessore di Adelaide; nel terzo sogno i ripetuti appuntamenti
notturni con “La Dama Azzurra” nel castello nativo
di Adelaide, proprio il tempo di sentire raccontare dalla sua voce
… il romanzo con cui si aprono le prime pagine di questo
libro… (Cattia Salto) |
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scheda
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