LE
CANZONI CELTICHE |
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BARBARA
ALLEN: A DARK LADY IN THE PAST Anonimo
XVII secolo Barbara Allen, o Allan (Barbry Allen o Bonny Barbara Allan) dall'antica origine scozzese è una ballata molto popolare anche in Inghilterra e America (si sono contate quasi duecento versioni!!). Nelle notizie storiche è sempre citato il riferimento a Samuel Pepys che riporta nel suo diario ai primi di gennaio 1666, di aver sentito cantare dall’amica MrsKnipps a Londra nella “soiree” di Lord Brouncker, “la canzoncina scozzese di Barbary Allen”: come già commentato da William Chappell con l’aggettivo scozzese più che una provenienza si intendeva uno stile di canzoni genericamente dette “del Nord” o “rustiche” ".…and after dinner up and made an end of my fair writing it, and that being done, set two entering while to my Lord Bruncker's, and there find Sir J. Minnes and all hiscompany, and Mr. Boreman and Mrs. Turner, but, above all, my dear Mrs. Knipp,with whom I sang, and in perfect pleasure I was to hear her sing, and especially her little Scotch song of "Barbary Allen;"..Se la canzone è stata da allora cantata e ampiamente collezionata nel 700 e 800, è Joan Baez che l'ha resa famosa in tutto il mondo a cavallo tra gli anni 1960 e 1970.
Le versioni di Barbara Allen si possono raggruppare indicativamente in 2 varianti che si distinguono per il primo verso: "It fell about a Martinmas time" - oppure Lammas- (che si presume sia la forma più antica proveniente dalla Scozia -Child# 84 versione A) e "In Scarlet Town where I was born" (in cui la stagione individuata è invece la Primavera - Child # 84 versione B). La versione B è poi ulteriormente articolata in "All in the Merry Month of May" e "So early, early in the Spring". Similmente si trovano tre melodie seppure curiosamente non legate univocamente alle versioni base del testo. |
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Altri vedono un'allegoria
tra Scozia (Barbara Allen) e l'Inghilterra (Sir John Grey). Il carattere di Barbara muta
con il passare del tempo: nelle versioni
più antiche è una donna crudele, cuore-nero o cuore di pietra, poi
diventa una donna che nutre un amaro risentimento, e alla fine
è una donna visibilmente sofferente. Bertrand
Bronson nel suo "Traditional
Tunes of the Child Ballads" commenta: "It is
pertinent to observe, as it seems not to have been observed, that
tradition has gradually but surely transformed the character of the
heroine. In the earliest of our texts (on broadsides), unexplained
obduracy was her characterizing trait, as reflected in the song-title
"Barbara Allen's Cruelty". It has been a main effect of transmission to
rationalize and minimize this quality. The popular sensibility has been
unable to stomach her stony-heartedness, and has gone to work on
motivation. Intheblackletter broadside
of Pepys's day, she had stopped the funeral procession to look at her
victim: With
scornful eye she looked downe, The
more she looked, the more she grieved, "O
mother dear, yuo caused
all this; Robert Graves (sempre alla ricerca di
atavici rituali) ipotizza invece che Barbara Allen fosse alle origini la storia di una strega che aveva lanciato un
incantesimo di morte sul bel Sir John Graeme o William Grove, (che voleva scaricare la
sua amante dalle più umili origini per poter sposare una
nobildonna) lui chiede pietà e le offre dei doni per
dissuaderla, ma lei è un cuore-nero e alla fine muore per la
sua stessa malvagità "It
is clear enough that Sir John Graeme did not die merely of a broken
heart. Like Clerk Colvill, he
seems to have been a landowner who had an affair with a country girl,
but later decided to marry a woman of his own class. When this marriage
was announced, the girl avenged herself by bewitching him; the
procedure being to model a wax image of the victim, make it more real
by adding his own (stolen) hair-trimmings and nail-pairings, and then
gradually waste it over a candle, sticking pins into parts that the
witch wanted to injure most". |
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IL
BOCCACCIO E IL MAL D'AMORE IV GIORNATA Girolamo abitava a Firenze
ed era il figlio di un grandissimo mercante. Crescendo insiemea Salvestra, la figlia di un sarto,
questo a poco a poco si innamorò di lei. La madre di
Girolamo si accorse di questo amore e subito non fu d’accordo
così decise di far allontanare il figlio da quella ragazza,
dicendo ai tutori di convincere il ragazzo a partire per Parigi…e insistettero così
tanto che alla fine il ragazzo acconsentì. Lo fecero stare a
Parigi molti anni e alla fine, ritornato più innamorato di
prima, trovò Salvestra già sposata.
Girolamo decise di parlarle, ed entrato di notte in casa di nascosto,
dopo essersi assicurato che il marito dormisse, andò da lei.
Spaventata, la donna stava per gridare ma non appena si accorse che era
Girolamo, lo pregò di andarsene ma lui non volle e
cominciò a dormire vicino a lei. Ma l’uomo, quella
notte, morì per il gran dolore. La donna, accortasi dopo
poco tempo che il giovane era morto, andò dal marito e gli
confessò tutto. Preso dal panico, l’uomo
pensò che sarebbe stato meglio riportare il corpo a casa e
così fecero. Il giorno del funerale, i due decisero di
andarci, coperti in modo che nessuno li avrebbe riconosciuti, per
capire se qualcuno sospettava di loro. Ma la donna non appena vide il
corpo morto, a viso scoperto si gettò su di lui per piangere
e morì di crepa cuore. Le donne che andarono a prenderla per
consolarla, la riconobbero e la trovarono morta. La notizia
arrivò anche al marito di Salvestra che pianse molto e
raccontò la verità, così tutti
capirono il motivo della morte dei due ragazzi e furono seppelliti
insieme.
(tratto da vedi) Nella novella di Girolamo e Salvestra (IV, 8) il tema della
malattia d'amore costituisce il tessuto connettivo della intera
vicenda. La novella ci presenta sin dall'inizio una situazione fatale
che deve precipitare nella morte del protagonista: l'amore disperato di
Girolamo è socialmente inaccettabile, e la mancata
corrispondenza deve inevitabilmente causare la sua morte. Nell'istante
in cui Girolamo si rende conto che il suo amore è senza
più speranza, egli sente che anche la sua vita non ha
più ragione d'essere, in quanto tutto il suo essere
è in funzione di quell'amore; perciò alle parole
di Salvestra, ... il giovane ...
sentì noioso dolore; e ricordatole il passato tempo e 'l suo
amore mai per distanzia non menomato, e molti prieghi e promesse grandissime
mescolate, niuna cosa ottenne. Per che, disideroso di morire, ultimamente la pregà che in merito di tanto amore
ella sofferisse che egli allato a lei si
coricasse... Coricossi adunque il giovane allato a lei
senza toccarla: e raccolto in un pensiere il lungo amor portatole e la
presente durezza di lei e la perduta speranza, diliberò di più non
vivere; e ristretti in sé gli spiriti, senza alcun motto
fare, chiuse le pugna, allato a lei si morì (Dec. IV, 8, 21-23). Morte eccentrica in rapporto
a una tradizione di realismo narrativo, ma esemplare se considerata in
funzione del topos. A questo punto dobbiamo
considerare una duplice catena di eventi necessariamente collegati che
determinano il comportamento del protagonista. Da una parte abbiamo una
catena di eventi narrativi: l'esistenza del personaggio
Salvestra è condizionato
dall'esistenza del personaggio Girolamo, e deve in qualche modo
seguirne le sorti; dall'altra parte abbiamo una fatale legge d'amore (alias,
scientifica, secondo la tradizione medica medievale), che fa
sì che Salvestra, che aveva dimenticato il
giovane in vita, senta alla vista del "viso morto"
risvegliarsi "le antiche fiamme" d'amore, e "...mandato fuori
un altissimo strido, sopra il morto giovane si gittò col suo viso, il quale non
bagnò di molte lagrime, per ciò che
prima nol toccò che, come
al giovane il dolore la vita aveva tolta, così a costei tolse" (Dec. IV, 8, 32). (tratto da vedi) |
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ASCOLTA:
per le versioni inglesi e americane TESTI E TRADUZIONI continua ASCOLTA
la versione in italiano: una versione tradotta sapientemente dalla
moglie Luisa Zappa e interpretata da Angelo Branduardi da sempre
menestrello delle antiche ballate anglofile. |
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(Cattia Salto novembre 2013) (tutto l'articolo è stato trasferito nella sua versione intergrale |