Privacy Policy Barbara Allen

associazione

LE CANZONI CELTICHE

goldmusic.gif

BARBARA ALLEN: A DARK LADY IN THE PAST

Anonimo XVII secolo
Child Ballad #84

 Barbara Allen, o Allan (Barbry Allen o Bonny Barbara Allan) dall'antica origine scozzese è una ballata molto popolare anche in Inghilterra e America (si sono contate quasi duecento versioni!!).

Barbara_Allen_illustration_by_Henry_Brock_1934.jpg Nelle notizie storiche è sempre citato il riferimento a Samuel Pepys che riporta nel suo diario ai primi di gennaio 1666, di aver sentito cantare dall’amica MrsKnipps a Londra nella “soiree” di Lord Brouncker, “la canzoncina scozzese di Barbary Allen”: come già commentato da William Chappell con l’aggettivo scozzese più che una provenienza si intendeva uno stile di canzoni genericamente dette “del Nord” o “rustiche” ".…and after dinner up and made an end of my fair writing it, and that being done, set two entering while to my Lord Bruncker's, and there find Sir J. Minnes and all hiscompany, and Mr. Boreman and Mrs. Turner, but, above all, my dear Mrs. Knipp,with whom I sang, and in perfect pleasure I was to hear her sing, and especially her little Scotch song of "Barbary Allen;"..Se la canzone è stata da allora cantata e ampiamente collezionata nel 700 e 800, è Joan Baez che l'ha resa famosa in tutto il mondo a cavallo tra gli anni 1960 e 1970.

 

Le versioni di Barbara Allen si possono raggruppare indicativamente in 2 varianti che si distinguono per il primo verso: "It fell about a Martinmas time" - oppure Lammas- (che si presume sia la forma più antica proveniente dalla Scozia -Child# 84 versione A) e "In Scarlet Town where I was born" (in cui la stagione individuata è invece la Primavera - Child # 84 versione B). La versione B è poi ulteriormente articolata in "All in the Merry Month of May" e "So early, early in the Spring". Similmente si trovano tre melodie seppure curiosamente non legate univocamente alle versioni base del testo.


BARBARAVILLIERS.jpgSecondo alcuni la ballata era indirizzata a Barbara Villiers, contessa di Castlemaine, una delle tanti amanti di Carlo II d'Inghilterra.

Altri vedono un'allegoria tra Scozia (Barbara Allen) e l'Inghilterra (Sir John Grey).

 

Il carattere di Barbara muta con il passare del tempo: nelle versioni più antiche è una donna crudele, cuore-nero o cuore di pietra, poi diventa una donna che nutre un amaro risentimento, e alla fine è una donna visibilmente sofferente. Bertrand Bronson nel suo "Traditional Tunes of the Child Ballads" commenta:

"It is pertinent to observe, as it seems not to have been observed, that tradition has gradually but surely transformed the character of the heroine. In the earliest of our texts (on broadsides), unexplained obduracy was her characterizing trait, as reflected in the song-title "Barbara Allen's Cruelty". It has been a main effect of transmission to rationalize and minimize this quality. The popular sensibility has been unable to stomach her stony-heartedness, and has gone to work on motivation. Intheblackletter broadside of Pepys's day, she had stopped the funeral procession to look at her victim:

  With scornful eye she looked downe,
  Her cheeks with laughter
 swellin.
Only later is she suddenly struck with remorse. But the popular mind has recoiled from such coldness. Fifty years later, in the earliest Scottish text, that of Ramsay's Tea Table Miscellany, she is not cold but filled with vindictive sentiment. She leaves the death-bed with a sigh of reluctance, and goes home to forecast her imminent death. Thereafter, in many American copies, occur verses like the following:

  The more she looked, the more she grieved,
  She busted out to crying.
  "I might have saved this young man's life
  And kept him from his dying".
Sometimes self-reproach changes to self-exculpation:

  "O mother dear, yuo caused all this;
  You would not let me have him"
Little by little, and partly through simple abridgement and condensation - as by omission of her anticipative refusal to soften, before she leaves the dwelling - a kindlier, more sympathetic image has replaced the cruel one that gave the original point to the object lesson. If, as Phillips Barry, believed Barbara was once a "real person", a historic character, she has unquestionably mellowed with age."

 

Robert Graves (sempre alla ricerca di atavici rituali) ipotizza invece che Barbara Allen fosse alle origini la storia di una strega che aveva lanciato un incantesimo di morte sul bel Sir John Graeme o William Grove, (che voleva scaricare la sua amante dalle più umili origini per poter sposare una nobildonna) lui chiede pietà e le offre dei doni per dissuaderla, ma lei è un cuore-nero e alla fine muore per la sua stessa malvagità

"It is clear enough that Sir John Graeme did not die merely of a broken heart. Like Clerk Colvill, he seems to have been a landowner who had an affair with a country girl, but later decided to marry a woman of his own class. When this marriage was announced, the girl avenged herself by bewitching him; the procedure being to model a wax image of the victim, make it more real by adding his own (stolen) hair-trimmings and nail-pairings, and then gradually waste it over a candle, sticking pins into parts that the witch wanted to injure most".

IL BOCCACCIO E IL MAL D'AMORE

 

IV GIORNATA

09-519305.jpgGirolamo abitava a Firenze ed era il figlio di un grandissimo mercante. Crescendo insiemea Salvestra, la figlia di un sarto, questo a poco a poco si innamorò di lei. La madre di Girolamo si accorse di questo amore e subito non fu d’accordo così decise di far allontanare il figlio da quella ragazza, dicendo ai tutori di convincere il ragazzo a partire per Parigi…e insistettero così tanto che alla fine il ragazzo acconsentì. Lo fecero stare a Parigi molti anni e alla fine, ritornato più innamorato di prima, trovò Salvestra già sposata. Girolamo decise di parlarle, ed entrato di notte in casa di nascosto, dopo essersi assicurato che il marito dormisse, andò da lei. Spaventata, la donna stava per gridare ma non appena si accorse che era Girolamo, lo pregò di andarsene ma lui non volle e cominciò a dormire vicino a lei. Ma l’uomo, quella notte, morì per il gran dolore. La donna, accortasi dopo poco tempo che il giovane era morto, andò dal marito e gli confessò tutto. Preso dal panico, l’uomo pensò che sarebbe stato meglio riportare il corpo a casa e così fecero. Il giorno del funerale, i due decisero di andarci, coperti in modo che nessuno li avrebbe riconosciuti, per capire se qualcuno sospettava di loro. Ma la donna non appena vide il corpo morto, a viso scoperto si gettò su di lui per piangere e morì di crepa cuore. Le donne che andarono a prenderla per consolarla, la riconobbero e la trovarono morta. La notizia arrivò anche al marito di Salvestra che pianse molto e raccontò la verità, così tutti capirono il motivo della morte dei due ragazzi e furono seppelliti insieme. (tratto da vedi)

 

Nella novella di Girolamo e Salvestra (IV, 8) il tema della malattia d'amore costituisce il tessuto connettivo della intera vicenda. La novella ci presenta sin dall'inizio una situazione fatale che deve precipitare nella morte del protagonista: l'amore disperato di Girolamo è socialmente inaccettabile, e la mancata corrispondenza deve inevitabilmente causare la sua morte. Nell'istante in cui Girolamo si rende conto che il suo amore è senza più speranza, egli sente che anche la sua vita non ha più ragione d'essere, in quanto tutto il suo essere è in funzione di quell'amore; perciò alle parole di Salvestra,

... il giovane ... sentì noioso dolore; e ricordatole il passato tempo e 'l suo amore mai per distanzia non menomato, e molti prieghi e promesse grandissime mescolate, niuna cosa ottenne. Per che, disideroso di morire, ultimamente la pregà che in merito di tanto amore ella sofferisse che egli allato a lei si coricasse... Coricossi adunque il giovane allato a lei senza toccarla: e raccolto in un pensiere il lungo amor portatole e la presente durezza di lei e la perduta speranza, diliberò di più non vivere; e ristretti in sé gli spiriti, senza alcun motto fare, chiuse le pugna, allato a lei si morì (Dec. IV, 8, 21-23).

Morte eccentrica in rapporto a una tradizione di realismo narrativo, ma esemplare se considerata in funzione del topos.

A questo punto dobbiamo considerare una duplice catena di eventi necessariamente collegati che determinano il comportamento del protagonista. Da una parte abbiamo una catena di eventi narrativi: l'esistenza del personaggio Salvestra è condizionato dall'esistenza del personaggio Girolamo, e deve in qualche modo seguirne le sorti; dall'altra parte abbiamo una fatale legge d'amore (alias, scientifica, secondo la tradizione medica medievale), che fa sì che Salvestra, che aveva dimenticato il giovane in vita, senta alla vista del "viso morto" risvegliarsi "le antiche fiamme" d'amore, e "...mandato fuori un altissimo strido, sopra il morto giovane si gittò col suo viso, il quale non bagnò di molte lagrime, per ciò che prima nol toccò che, come al giovane il dolore la vita aveva tolta, così a costei tolse" (Dec. IV, 8, 32). (tratto da vedi)

 

 

graphics-music-notes-549074.gif ASCOLTA: per le versioni inglesi e americane TESTI E TRADUZIONI continua

graphics-music-notes-549074.gif ASCOLTA la versione in italiano: una versione tradotta sapientemente dalla moglie Luisa Zappa e interpretata da Angelo Branduardi da sempre menestrello delle antiche ballate anglofile. TESTO continua

 

(Cattia Salto novembre 2013)

(tutto l'articolo è stato trasferito nella sua versione intergrale
nel BLOG TERRE CELTICHE)

2.gif