La ballata di Angelo Ambrogini detto Poliziano (1454-1494) “Ben venga Maggio/ e ‘l gonfalon selvaggio” ci offre l'esempio di un brano in cui poesia, canto e danza celebrano il Calendimaggio ovvero la festa del primo Maggio che, durante il Medioevo ed il Rinascimento, sanciva il ritorno della primavera ed il rifiorire della natura.
Francesco di Stefano, il Pesellino: Trionfo dell'Amore, 1450 IL
TRIONFO DI AMORE A Firenze la canzone veniva cantata in una sorta di sacra rappresentazione processionale con tanto di carro addobbato, ovvero il "Trionfo di Amore" che poteva essere un cupido alato o un Sir d'Amore; il coro delle fanciulle durante le soste nelle piazze cantava "Ben Venga Maggio…" ballando in tondo: questo ballo in tondo era la forma di danza detta ballata ossia una poesia cantata e danzata. |
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LA BALLATA: DANZA FIORENTINA DEL 1200La ballata era una canzone a ballo tipicamente italiana nata a Firenze a metà del XIII sec, si compone di un ritornello (o ripresa) AA e di una serie di strofe dette stanze. IPOTESI DI RICOSTRUZIONE Da ballare « un intero giro di danza a destra durante la ripresa, mezzo giro a sinistra al primo piede, mezzo di nuovo a destra al secondo, e uno intero a sinistra durante la volta; cosí alla fine tutte le danzatrici si ritrovavano al posto di prima » [Spongano 1966].
Con le lettere maiuscole si è evidenziata la struttura formale che segue lo schema BC-BC-CA (ovvero due piedi - BC- e una volta -CA), qui la struttura è nella forma più evoluta perché il primo verso della volta (C) è legato all'ultimo verso dei piedi (sempre C) e l'ultimo verso della volta (A) è legato al primo del ritornello (quindi ancora A). |
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Ritornello o ripresa Ben venga maggio A
Per prender le donzelle L |
NOTE |
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PARAFRASI DEL TESTO Ben
giunga la primavera, con l'uomo innamorato: e voi, o fanciulle, in fila
con i vostri pretendenti, che con rose e fiori vi fate belle a Maggio.
Rinfrescatevi sotto dei verdi alberelli. Ogni fanciulla è
tranquilla tra tanti innamorati, perchè
le belve e gli uccelli ardono d'amore a Maggio. Chi è
giovane e bella non deve essere ritrosa, perchè
la sua età non si rinnova, come fa l'erba; nessuna sia
superba con l'innamorato a Maggio.
Ciascuna balli e canti del nostro gruppo. Ecco che i
dolci amanti per voi vanno, o belle fanciulle, al torneo: chi
è ritrosa fa sfiorire Maggio. Per prendere le donzelle gli
amanti si sono armati. Arrendetevi, o belle, ai vostri innamorati,
rendete i cuori rubati e non fate guerra a Maggio. Chi ruba il cuore
altrui, ad altro doni il cuore. Ma chi è quello che vola?
è l'angelo dell'amore, che vi onora, o donzelle, a Maggio. Amore giunge ridendo con
gigli e rose in testa, e vi cerca. Fategli, o belle, la festa. Quale
sarà la più pronta a dargli il fiore a Maggio?
Ben giunga Amore. Amore cosa comandi? Che ogni bella inghirlandi i
capelli del suo amante, che i ragazzi e gli adulti si innamorino a
Maggio.
Francesco del Cossa: Trionfo di Venere, Palazzo Schifanoia - Ferrara (Cattia
Salto aprile 2013) |
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