|
|
I
CROPPY BOY "Croppy"
è il soprannome dato ai ribelli irlandesi del 1798;
significa "taglio corto dei capelli"
perché, secondo George Denis Zimmerman
(in "Songs of Irish Rebellion
1780-1900" -1966) i ribelli volevano emulare gli antichi romani al
tempo della Repubblica, così come facevano i coevi
rivoluzionari francesi. Una
versione più prosaica vuole far derivare il soprannome dalla
tortura inventata dagli inglesi per l'occasione, detta pitchcapping,
i quali rasavano i capelli dei ribelli e ricoprivano il loro cranio con
la pece bollente; era quindi inizialmente un termine dispregiativo
coniato dagli inglesi, poi rivendicato con orgoglio dagli Irlandesi. I ragazzi del 1798 vennero presto associati ai campi d'orzo: pare che sulle fosse comuni dove venivano seppelliti i “croppy boys“, crescesse l’orzo, germogliato dalle razioni di cibo che si portavano in tasca; così lo spirito del nazionalismo irlandese non poteva essere distrutto e tornava a rinasce. |
|
LA RIBELLIONE IRLANDESE DEL 1798 La
rivolta durò una breve stagione dal maggio al settembre del
1798 e venne chiamata con il nome di "United Irishmen Rebellion" perché condotta da un gruppo politico
denominato Society of United Irishmen.
L’associazione, fondata nel 1791 a Belfast da un gruppo di nove presbiteriani capeggiati da Theobald Wolfe Tone, voleva riformare il Parlamento irlandese di Dublino (per ampliarne la base di rappresentatività) e perseguiva l’unione di tutti gli irlandesi a prescindere dalla loro osservanza religiosa e provenienza sociale affinchè la minoranza anglicana privilegiata concedesse piena uguaglianza politica ai presbiteriani e ai cattolici. Fu un tentativo di creare l’alleanza tra anglicani liberali, presbiteriani e cattolici irlandesi che però non si recuperò più, in quanto i protestanti irlandesi finirono per identificarsi nel modello “british” mentre la successiva lotta per l’indipendenza della Repubblica d’Irlanda sarà combattuta prevalentemente dalla popolazione cattolica irlandese. L'associazione
da Belfast si ramificò fino a
Dublino per operare tramite la diffusione delle idee
illuministe su larga scala con opuscoli, giornali, fogli volanti,
accompagnata anche da letture pubbliche, ma venne ben presto dichiarata
fuori legge (1794) così operò in
clandestinità, fino ad accrescere il numero dei sui
affiliati allo scoppio della rivoluzione francese. Gli eventi precipitarono quando Francia e Inghilterra entrarono in guerra nel 1793 e i francesi scelsero la baia di Bantry nella contea di Cork (era il 21 dicembre 1796) come sbarco della flotta d’invasione. Per circostanze non ancora chiarite la nave ammiraglia mancò all’appuntamento e le altre navi, a causa di una violenta tempesta, decisero di ritornare indietro. La reazione inglese fu terribile: scoperto il complotto in cui gli United Irishmen avrebbero dovuto dare man forte alle operazioni militari francesi contro l’Inghilterra, si passò a una feroce repressione, basata su torture giornaliere di una popolazione inerme sospetta di essere in combutta con l’associazione clandestina. Alla ricerca di armi e di teste, si frustarono a sangue e torturarono brutalmente, irlandesi di tutte le confessioni religiose, spesso dei pacifici capi famiglia senza nessuna colpa, ma anche donne, allo scopo di estorcere delle confessioni. Molto probabilmente l’odio etnicosi radicò allora segnando una profonda e insanabile rottura tra irlandesi e inglesi. Nonostante che i capi fossero stati quasi tutti arrestati, la ribellione scoppiò così come progettato in data 23 maggio 1798 e anche se la presa di Dublino fallì a causa della trappola fatta scattare dagli inglesi a conoscenza dei piani della rivolta, in molte contee nei dintorni di Dublino si ebbero aspri combattimenti con un temporaneo controllo da parte dei ribelli, di un vasto territorio a mezzaluna intorno a Dublino che comprendeva la contea di Meath, Kildare, Wicklow, Carlow e Wexford compresi anche vasti territori nell’Ulster orientale (nelle contee di Antrim e Down). A metà agosto, quando i principali centri dell’insurrezione erano stati sconfitti, lo sbarco di un contingente francese a Kilcummin nella contea di Mayo, sostenuto dai ribelli locali, ha portato alla creazione dell’effimera “Repubblica del Connaught“, ma a settembre con la sconfitta nella battaglia di Ballinamuck nella contea di Longford si concludeva la breve stagione della speranza irlandese per l’indipendenza: l’atto d’unione del 1800 ha creato il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, con l’abolizione del Parlamento di Dublino. |
|
LA RIBELLIONE A WEXFORD Nella contea di Wexford (Irlanda Sud-Est) i ribelli (mobilitati in grande
numero) sconfissero i governativi a maggio, nella prima fase della
rivolta. Nel
pomeriggio del 27 maggio (la domenica di Pentecoste) un migliaio di
ribelli si erano uniti a Oulart Hill:erano
male armati, alcuni con picche e armi da fuoco, ma la maggior parte con
forconi e falcetti, eppure sconfissero la milizia e gli yeomen. Il
29 maggio 5000 ribelli conquistarono la cittadina di Enniscorthy. Dopo pochi giorni l'esercito ribelle era arrivato
a 15.000 uomini. Gli
insorti non avevano una divisa, ma indossavano per lo più
abiti civili ed era consuetudine aggiungere al cappello una fascia
bianca o verde con la scritta " Liberty and Equality" oppure "Erin go Braugh". L'armamentario poi era quanto mai raffazzonato,
costituito per lo più dalle picche (ovvero
una punta metallica montata su una lunga asta di legno). Fu a Wexford (abbandonata dagli Inglesi in fuga) che l'esercito sempre più numeroso dei ribelli si diede una struttura di comando: Bagenal Harvey, un ricco protestante e leader degli Irlandesi Uniti di Wexford, liberato dal carcere, assunse il ruolo di comandante generale (poco dopo sostituito da padre Philip Roche). L’esercito venne diviso in tre gruppi e al gruppo in cui era Padre Murphy venne dato l’ordine di prendere Gorey e Arlow. Ad Arlow però i ribelli furono sconfitti e ricevettero l’ordine dal nuovo comandante in capo padre Philip Roche di ripiegare a Vinegar Hill dove era stato montato il campo centrale dell’esercito. LA BATTAGLIA DI VINEGAR HILLVinegar Hill si
trova nelle vicinanze di Enniscorthy: i due eserciti erano quasi di pari forza, ma i
ribelli erano male armati e men che meno addestrati. Anche
la cittadina si difese strenuamente dai ripetuti attacchi della
fanteria inglese (supportata da cannoni e cavalieri), ma pian piano i
ribelli furono costretti a cedere il terreno; sulla collina di Vinegar i ribelli riuscirono infine a ritirarsi e a fuggire
in un varco lasciato libero dell'incompleto accerchiamento dei
governativi. (La Battaglia di Vinegar Hill: carica dei Dragoni sugli insorti - William Sadler) La
città venne abbandonata e da allora i ribelli si dispersero
in azioni di guerriglia e razzie che si trascinarono fino agli inizio
dell'Ottocento. Ma il seme della ribellione riprende a germogliare nel cuore dei Feniani,,, |
|
(articolo
riportato integralmente come pagina nel BLOG TERRE CELTICHE continua) (Cattia Salto maggio 2013
revisionato agosto 2015) |