BALENE
E PESCATORI Ancora fino alla metà dell'Ottocento il lavoro di baleniere era molto pericoloso e praticato da uomini duri e incuranti del pericolo, che dovevano spingersi nel Mare Artico dove il ghiaccio ricopre terra e oceano, perchè le balene erano diventate sempre più rare negli altri mari; uomini che dovevano sentire un forte legame con il mare poiché stavano fuori per almeno quattro o cinque mesi prima di rientrare a casa. Non era insolito che una
baleniera restasse imprigionata nei ghiacci artici, ma il mare era
pescoso e i guadagni alti! Nell'impari lotta tra uomo e
animale qualche volta vinceva la balena, così la baleniera americana Essex nel 1820 visse parte della storia narrata da Herman Melville nel "Moby Dick": un grosso capodoglio
andò a cozzare contro la nave dopo che i marinai avevano
cercato di arpionarlo. La nave si era spinta oltre Capo Horn inoltrandosi nell'oceano
Pacifico e i naufraghi andarono alla deriva morendo di sete e fame (ci
furono anche atti di cannibalismo). Quando
la scialuppa venne avvistata al largo delle coste del Cile solo in due
erano sopravvissuti: il capitano e il primo ufficiale Owen Chase che scrisse la " Narrazione
del naufragio della Baleniera Essex
di Nantucket che fu
affondata da un grosso parmacetti
a largo nell'Oceano Pacifico".
Nonostante
i pericoli alcune donne alcune donne ben presto incominciarono a
seguire i loro mariti per mare anche sulle baleniere! Erano per lo
più le mogli americane dei capitani della nave, non disposte
a restare a terra e senza marito per lunghi anni, che ci hanno lasciato
dei preziosi diari sulla vita a bordo delle baleniere. ("Le cacciatrici
di balene. Storie di donne sulle baleniere americane nella seconda
metà del 1800" di Annamaria Lilla Mariotti). Oggi
la caccia alle balene è vietata anche se legalmente
praticata per la sussistenza di limitate popolazioni indigene e
illegalmente praticata in Giappone, Norvegia, Islanda, Russia e Corea. Le
balene sono state cacciate arrivando sull'orlo dell'estinzione, ancora
per molti anni, non più per l'olio e lo spermaceti con cui
si confezionavano candele preziose, ma per altre componenti del loro
corpo, come i fanoni per le balene o l'ambra grigia per i capodogli.
Poi è arrivata la plastica e l'industria dei profumi si
è rivolta ad altre sostanze di sintesi.. così
adesso la balena viene cacciata "solo" per la carne, si spera che la
salvezza di questi meravigliosi mammiferi arrivi proprio dalla loro
"diseconomica" cattura. |
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ASCOLTA FAREWELL TO TARWATHIE: la
poesia è il saluto del protagonista alla sua amata terra
natia, poco prima della partenza alla volta della Groenlandia su di una
nave baleniera. Nella IV
strofa ci lascia una toccante immagine, nel rievocare il dolce
canto degli uccelli nella sua terra, si rammarica che non ci saranno
uccelli a cantare per le balene! The
cold coast of Greenland is barren and bare ASCOLTA BONNIE SHIP THE DIAMOND: è un canto celebrativo delle imprese della baleniera Diamond scritto forse in occasione del suo primo viaggio (1812) mentre salpava alla volta della Groenlandia: nel ritornello si fa appello al coraggio dei marinai per affrontare i duri mesi di lavoro. TESTO E TRADUZIONE continua ASCOLTA ROLLING DOWN TO OLD MAUI (MOHEE): Una whaling sea song che esprime la felicità dei marinai, provati dal clima polare, che non vedono l’ora di lasciare il mare artico per ritornare a Maui (isole Hawaii). Si tratta di una “forebitter” song per le ore di riposo e svago dei marinai TESTO E TRADUZIONE continua ASCOLTA BLOOD RED ROSES:
halyard shanty TESTO E
TRADUZIONE continua |
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