TRADIZIONI |
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CARNEVALE-QUARESIMA“Carni
vale”, carni addio! Iniziano le orge gastronomiche per
esaurire le ultime scorte di carni prima della primavera. E insieme
alla sregolatezza alimentare, la liberazione temporanea dalle regole
vigenti e dai tabù. E’ per questo che il
linguaggio ed i simboli del carnevale sono la parodia e i
travestimenti. Il carnevale coincide
grossomodo con il periodo che precede la primavera, quei mesi di
gennaio-febbraio che nella Roma più antica non esistevano
perché l’anno era composto da 10 mesi (secondo le
lunazioni). Oggi il carnevale comincia
già a Santo Stefano, oppure subito dopo
l’Epifania, o a Sant’Antonio il 17 gennaio, in
altre regioni invece bisogna aspettare la Candelora, per tutti
però finisce con la Quaresima. La Quaresima è
il periodo di penitenza e moderazione che inizia con il
“Mercoledì delle Ceneri” per finire la
“Domenica delle Palme”, essa è una
ricorrenza nella quale si rievocano i quaranta giorni in cui
Gesù digiunò pregando nel deserto, e i cristiani
si preparano all’arrivo della Pasqua. Insieme alla coppia Carnevale e
Quaresima troviamo sempre il corteo delle Maschere che sono diavoli ovvero le
anime dei morti che si confondono con i vivi nel generale
rimescolamento del momento di passaggio tra il vecchio e il nuovo:
terrificanti e senza freni, si comportano da folli e buffoni, sono
l'epifania della Morte che tutto rinnova. IL
CAPRO ESPIATORIO
Carnevale alla fine della
festa, doveva essere ucciso affinché la comunità
fosse liberata dal male, una morte per bruciamento, annegamento,
fucilazione: un vero e proprio sacrificio! Ma prima di morire
Carnevale faceva un testamento in cui denunciava i vizi e
i mali dei concittadini, in tal modo purgando la
collettività dei suoi peccati. Per completare il rito non
bastava però eliminare il male vecchio: bisognava
assicurarsi il bene nuovo, così un tempo a Carnevale si
annunciavano pubblicamente i fidanzamenti e si celebravano spesso dei
rituali di fertilità per propiziare i futuri raccolti (continua)
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LE
CORSE DI MARTE
“I
veloci cavalli spinge Marte, congiunti ai loro cocchi”
- Ovidio (Fasti II 868). Tra la fine di febbraio e
i primi di marzo si svolgevano nella antica Roma alcune feste in onore
a Marte a cui era dedicato il primo mese dell’annoMartius perché il dio
era il padre dei fondatori di Roma e quindi protettore della
città. Marte era dio dell'agricoltura e della guerra. In quel periodo
riprendevano i lavori nei campi e si preparavano le armi. Lecorse
dei cavalli continuarono anche nella
Roma cristiana fino al principio dell’ottocento, come
documenta anche Goethe nel suo Viaggio in Italia. |
LE
FESTE DI DIONISO
In Grecia, tra febbraio e
marzo nel mese di antestheriòn, che segnava il passaggio
tra l’inverno e la primavera, si celebravano le feste di
Dioniso. Un carro navale portava il dio che doveva
rigenerare il cosmo. Carro navale, perché si pensava che
Dioniso venisse dal mare e il corteo comprendeva una barca trasportata
su ruote di carro, dove troneggiava il dio con un grappolo
d’uva in mano. La processione era
composta da personaggi mascherati e da un toro sacrificale preceduto da
suonatori di flauto e portatori di ghirlande. Una nave carro che ancora
oggi conclude le feste di carnevale con il corteo dei carri
carnascialeschi. La nave di Dioniso |
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