HARVEST MOON

Nella tradizione contadina delle popolazioni celtiche una grande festa si svolgeva in corrispondenza dell'Harvest Moon, la luna piena più prossima all'Equinozio d'Autunno, il giorno che per convenzione segna l'inizio dell'Autunno 

Nella tradizione druidica l’Equinozio d’Autunno viene chiamato Alban "Elfed" (cioè Luce d'Autunno), o "Elued" (Luce dell’Acqua). Esso rappresenta la seconda festività del raccolto, segnando la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l’inizio. Una festività dedicata a varie cerimonie religiose-di cui non rimangono testimonianze-  in cui si ringraziava la Terra per tutti i suoi doni.
Nel calendario cristiano il raccolto ha inizio il 1° agosto (Lammas tide) con il primo pane fatto con il grano del primo covone e portato in chiesa per essere benedetto e termina il 29 settembre nel giorno di San Michele.

CRYING THE NECK

L'usanza radicata in tutte le isole britanniche consisteva nel formare un covone con l'ultimo grano mietuto, quindi un curioso rituale si svolgeva sul campo.

"La tradizione variava leggermente con minimi particolari nelle varie parrocchie, ma i punti principali erano sostanzialmente identici. The neck ("il collo") è più simile a una bambolina dalla vita alta e stretta. Dopo la cerimonia era normalmente appeso nella cucina per restarci fino al raccolto dell'anno successivo, e poi veniva bruciato e sostituito con quello nuovo. In alcuni casi il "collo" è conservato fino a dopo Natale, fino al momento dell'aratura dei campi, normalmente il "Plough Monday" (il primo lunedì dopo la dodicesima notte) quando veniva preso e arato nel primo solco. C'era anche un'usanza in cui il "collo" rimaneva sul tavolo della cucina per un anno e poi era dato in pasto all'esemplare migliore della stalla"  (traduzione italiana da un link non più attivo)

LA VECCHIA E LA FANCIULLA DEL GRANO

«Uno dei più importanti eventi dell’anno agrario nell’antica Europa era ed è ancora il raccolto del grano. Risalente all’Età Neolitica, la coltivazione dei cereali ha letteralmente plasmato tutte le civiltà europee e mediterranee: la farina e il pane erano la vita per le antiche popolazioni. La mitologia più antica narrò di due entità femminili, madre e figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall’ultimo covone mietuto, quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità. Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, il vecchio spirito o la vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, raffigurata come una bambola formata con le spighe dell’ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l’anno. In epoche precristiane queste due figure venivano chiamate Demetra e Persefone, o Cerere e Proserpina.»

[tratto da “Feste Pagane” di Roberto Fattore, Macro Edizioni ]

 

LA FESTA DEL RACCOLTO: THE HARVEST HOME

Nella tradizione contadina si svolgeva una grande festa nella domenica più prossima alla Harvest Moon che è la luna piena più vicina all'equinozio d'autunno. L'usanza di dare una "Harvest Festival" presso le parrocchie nasce in epoca vittoriana e ancora oggi è occasione per distribuire buon cibo ai poveri o per una raccolta fondi da devolvere a cause meritevoli. Si tratta di una festa andata perduta con il disgregarsi della comunità contadina in seguito al sopravvento nei campi delle macchine e della chimica.
Ancora nel 1800 quando l'ultimo covone di grano era portato alla fattoria si brindava con la birra alla salute del "Maister" e "Dame" ma solo quando tutto il grano era stato portato nel granaio si concludevano i lavori del raccolto con una cena offerta dall'agricoltore ai suoi lavoranti, l' Harvest Supper, che in Scozia era detta Kirn o Kirn Supper. Era ovviamente un classico per il padrone della fattoria, dopo un grande sforzo di lavoro collettivo, dare un pranzo o una cena per i suoi lavoranti e braccianti stagionali che avevano appena concluso il lavoro, per ringraziarli dell'impegno, per sancire un legame fatto anche di condivisione e non solo di sfruttamento. L'harvest supper si distingueva per la sua abbondanza pari a una festa natalizia e "the neck" era messo in bella mostra sulla tavola principale!

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Queste riunioni erano occasioni di incontri, pettegolezzi e di gran ballo, l'harvest home ball nel quale avrebbero sicuramente suonato una Harvest Home hornpipe

Durante l'Harvest Home Supper si cantava una canzone di ringraziamento che era una specie di brindisi benaugurale