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IL SIDRO DI MELE: LA BEVANDA PIÙ TRENDY

Apple-and-apple-cider-in-glass-bottle-Feb-13-p24.jpgIl sidro (in inglese cyder) ovvero il "vin ad pum" del Monferrato, è in genere una bevanda poco alcoolica ottenuta dalla fermentazione di frutti come mele, pere o le dimenticate nespole, tipica del Regno Unito, dei Paesi Baschi e della Normandia.

Si può definire come un vino di mela e ha lontane tradizioni medievali: la gradazione alcolica di solito è bassa (variando dai 4 agli 8 gradi).

 

Questa bevanda è tipicamente celtica a partire dall'invenzione delle botti e per continuare con il simbolismo del melo, l'albero di Avalon. (vedi)

WASSAIL!

Il rito collettivo di bere sidro è rinnovato alle feste e ai matrimoni, ed è condiviso con gli spiriti della terra nel wassaling di gennaio: quando si versa una parte di sidro nel terreno perchè destinata "agli gnomi e alle fate" (vedi).

 

Come lo facevano i miei nonni e mio padre era il metodo tradizionale tipico dell'economia di sussistenza delle campagne di una volta (la mia famiglia è originaria del Canavese - una zona collinare in provincia di Torino). La raccolta delle mele avveniva dalla fine agosto fino alla fine dell'anno a seconda delle temperature: man mano le mele selvatiche e le mele "fuori misura" cioè quelle piccole erano fatte appassire nel solaio, per renderle più morbide e relativamente più dolci, si venivano inoltre a formare quelle muffe sulla buccia sede dei lieviti naturali che avrebbero contribuito alla fermentazione della bevanda. A gennaio si passavano le mele nella macina e la polpa era schiacciata nel torchio. Tutto il succo era filtrato e lasciato fermentare per qualche mese nelle botti. Si sfruttava il freddo invernale di gennaio e febbraio in modo che la fermentazione fosse lenta e più controllata. In primavera era il momento dell'imbottigliamento e della conservazione del sidro in cantina per evitare che diventasse aceto (ma se diventava aceto era ancora meglio!).

 

graphics-music-notes-549074.gif ASCOLTA "Johnny Jump up" canzone popolare irlandese originaria di Cork, sugli effetti del sidro come si beveva a Youghal durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel periodo di ristrettezze dovute ai razionamenti qualcuno ebbe l'idea di far fermentare il sidro nelle botti di whiskey, ottenendo così una bevanda molto più alcolica!

La canzone è umoristica sugli effetti collaterali causati dalla bevanda: il Johnny viene ancora proposto come cocktail in queste proporzioni: 1 parte di whiskey per 8 parti di sidro di mela secco, da mescolare e bere a temperatura ambiente.

Gli effetti inebrianti e miracolosi della bevanda sono descritti con molto irish humor: "johnny jump up" rinvigorisce, risana gli invalidi ed è il biglietto d'entrata per il paradiso. Peccato che quando se ne beve troppo ti stenda a terra! continua

ASCOLTA "Son ar Chistr" “La canzone del Sidro” viene dalla Bretagna, ma non è un’antica aria bretone bensì una composizione popolare di Jean-Bernard e Jean-Marie Prima due giovanissimi agricoltori di Guiscriff (Morbihan), che nel 1929 una sera dell’estate, mentre si ultimava il lavoro di trebbiatura, con una tazza di sidro in mano davano il via alla prima strofa «Yao jistr ‘ta Laou». continua

(Cattia Salto novembre 2013)

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