a cura del dott Enrico Calzolari Presidente Associazione Ligure Sviluppo Studi Archeoastronomici |
SITO ARCHEOLOGICO DI LAGORARAVAL
DI VARA – LA SPEZIA (3600
a.C. – 2000 a.C.)
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L’ipotesi di classificazione di Lagorara (agu + ara = pietra aguzza + altare) come luogo in cui si effettuavano osservazioni astronomiche, va intesa in tutta la sua più ampia accezione, e cioè: come luogo di prima scoperta di asterismi di orizzonte o della sky-line; come luogo di costruzione di allineamenti in pietra che fissano fenomeni celesti; come luogo di liturgie celebrative del sacrum facere (presenza di pietre-altare). |
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Ipotesi sulle possibili osservazioni astronomiche effettuate nel sitoL’importanza del sito di Lagorara, aperto al settore Sud del cielo, appare assai interessante tramite le ricerche effettuate col programma “Pluto”. Alla mezzanotte del solstizio d’inverno nel settore Sud poteva appariva la costellazione del Cane Maggiore con Sirio, la stella più luminosa del cielo nel 3116 a.C., mentre alla mezzanotte del solstizio d’estate potevano apparire il Capricorno e l’Aquila con Altair (3116 a.C.). Ancora nel 2000 a.C. α Capricorni, alla mezzanotte del 21 giugno poteva essere osservata con azimuth 179.8°. Alla mezzanotte dell’equinozio di primavera il cielo del settore Sud era dominato dallo Scorpione nel 3597 a.C. e dal Centauro nel 3116 a.C..Le ipotesi osservazionali e suddette sono compatibili con l’utilizzazione del sito indicata dagli archeologi. Validazione archeologica della frequentazione del sito nella preistoriaIl sito è stato trattato nella Guida Archeologica n. 6 dell’Unione Internazionale Scienze Preistoriche e Protostoriche U.I.S.P.P. – “Toscana e Liguria” pubblicata a Forlì nel 1996, nonché nel libro “Dal diaspro al bronzo” a cura di Angiolo Del Lucchese e Roberto Maggi. Si ha ragione di ritenere che il sito non debba essere studiato soltanto attraverso le produzioni litiche (industria delle punte di freccia) ma anche attraverso gli elementi della sua sacralità, in particolare per il fatto che vi convergono due rivi d’acqua (si veda in proposito in Val di Magra il sito di Pontevecchio, presso il quale, alla confluenza di due torrenti, sono state rinvenute ben nove statue stele allineate). Uno dei due rivi di Lagorara proviene da una fonte posta in alto, sul crinale del Monte Verruca (m 1050 s.l.m.) e questa fonte è denominata Fontana Sacrata! Se a ciò si aggiunge l’etimologia del toponimo (ara dei culti fallici) e la presenza di tracce di paleoastronomia, si comprende come sia opportuno avvicinarsi al sito di Lagorara con la pienezza della visione olistica. Validazione della presenza celtica in Val di VaraCirca l’applicabilità di ipotesi di cultura celtica alla Val di Vara si deve rilevare che qui esiste una tradizione per cui nella festa di San Giovanni si trasportano sul Monte Gottero tre grossi alberi di pino, si erigono e se ne riempiono i rami di fascine. quindi si fanno bruciare. Questa cerimonia richiama il bruciare i prigionieri nelle gabbie di vimini, così come scritto da Posidonio, Plinio e Strabone (The Wicker-men). Anche la tradizione dei canestrelli (dolci rotondi) presenti in Val di Vara riconduce alla festa celtica di Beltane, in quanto i dolci di Beltane, confezionati con l’ultimo covone sacro dell’anno precedente, venivano fatti rotolare lungo un declivio, in un gesto di magia imitativa, che simboleggiava il corso del Sole. Ciò sembra ricondurre alla osservazione del moto del Sole lungo il crinale del Monte Scogliera, al sorgere del solstizio d’estate. In senso linguistico rafforzano questa ipotesi i numerosi toponimi celtici rinvenuti nella Lunigiana Storica, fra cui i Monti Branzi ed i tre Bramapan (radice bram = pietra fallica) i tre Cento Croci (ken crouach = passaggio fra i massi) il bellissimo Guercia Colomba (cercia comba = valle delle querce) le alture dei Monte Bermego e Viseggi (dalle divinità Bermegos e Vosegus) Lemmen (lemen = l’albero dell’olmo) Mago (da magos = campo) Nebbia Colomba (da nebla cumba = la valle del nebbio o sambuco) e Scornia e Schiara (da skeir-na = il luogo delle rocce |
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TABELLA DELLE OSSERVAZIONI FATTE NEL SITO DI LAGORARA
TABELLA DELLE RICERCHE COMPUTERIZZATE :SOLE
TABELLA DELLE OSSERVAZIONI EQUINOZIALI
TABELLA DELLE RICERCHE COMPUTERIZZATE :
COSTELLAZIONI
Nota finale: la prima comunicazione sull’ipotesi di paleoastronomia in Lagorara è stata presentata nel 6° Seminario di Archeoastronomia A.L.S.S.A. - Osservatorio Astronomico di Genova, Università Popolare Sestrese ( 8 marzo 2003) e nel sito www.artepreistorica.it Ringraziamenti. Si ringrazia lo scopritore del sito, nonché assuntore di custodia, signor Sergio Nicora, di Campore di Maissana, per le informazioni fornite. BIBLIOGRAFIA SPECIFICA ARCHEOLOGICA PREISTORIA
E PROTOSTORIA – GUIDE ARCHEOLOGICHE N° 6 –
TOSCANA E
LIGURIA – Congresso Internazionale delle
Scienze Preistoriche e Protostoriche
- Forlì,
1996, Abaco Edizioni DAL
DIASPRO AL BRONZO - a
cura di Angiolo Del Lucchese e
Roberto Maggi –
Lunaeditore, La Spezia, 1998 ASTRONOMICA
ASTRONOMICAL TRADITIONS IN PAST CULTURES
– Institute of Astronomy, Bulgarian Academy of Sciences,
National Astronomical Observatory Rozhen, Sofia, 1996 Proceedings of the First Annual General Meeting
of the SEAC
– Smolyan, September 1993 ACTES DE LA V°
CONFÉRENCE DE
LA SEAC- Università di Varsavia,
Gdańsk, 1997 JENAM
2000 – Joint European and National Astronomy Meeting
– Mosca, Istituto di Astronomia, Accademia delle Scienze,
2000 V°
SEMINARIO DI ARCHEOASTRONOMIA – Osservatorio Astronomico di
Genova – Associazione Ligure Sviluppo Studi Archeoastronomici
– Genova, 2001 PROGRAMMA
“PROJECT PLUTO” VERSION 7.0 – http://www.projectpluto.com http://www.racine.ra.it/planet/testi/costel.htm C.G. Borgna – LA MAPPA
LITICA DI ROCIO CLAPIER -
articolo estratto dalla rivista L’UNIVERSO - Istituto Geografico
Militare – anno XLIX – N° 6 Novembre -
Dicembre 1969 - Firenze |
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