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SYLLABUB PER I MAYERS

La tradizione del Maggio in Inghilterra prevedeva la questua dei Mayers che giravano per le strade all'arrivo della Primavera, secondo un rituale propiziatorio molto più antico. In cambio delle strofe benaugurali e dello spino di Maggio ricevevano delle offerte alimentari o in danaro e più semplicemente venivano "rifocillati" dagli abitanti della casa in attesa del loro arrivo.

Un tempo ai Mayers si offriva "una syllabub di latte caldo direttamente dalla mucca, torte dolci e vino" (Il ramo d'Oro James Frazer). E così sono andata a curiosare per ritrovare la ricetta storica!

LA RICETTA: UN BICCHIERE DI SYLLABUB

Oggi il o la syllabub è semplicemente della panna montata profumata con il vino (o sidro) o un liquore aromatico, con l'aggiunta di limone o una grattugiata di spezia!

 

La ricetta un po' elaborata che ho trovato su pianetadonna.it ci illumina sulle sue origini (qui però la syllabub è diventata al maschile, misteri della traduzione!) "Il syllabub è un dolce antico, in voga in Inghilterra. Il nome abbastanza bizzarro di questo dolce pare derivi dall'unione di "sille" (vino prodotto in Francia, nella zona di Silléry, meglio conosciuta per lo Champagne) e dal termine inglese antico "bub" cioè frizzante. Attualmente però i vini più usati sono il Madera o lo Sherry"

E io mi domando: perchè gli Inglesi non conoscono le nostre marsale o i passiti (che ogni regione italiana ha il suo di vino liquoroso)?

E prosegue con la ricetta: bisogna prima preparare uno sciroppo con lo zucchero, il succo di limone e la buccia grattugiata (facendo sciogliere lo zucchero con pazienza sempre girando perchè non bruci - ebbene sì! Io non ho il micro-onde). Far raffreddare lo sciroppo al limone. Solo da freddo si aggiunge il vino dolce. A parte montare la panna e incorporarla delicatamente (mescolando ovviamente dal basso verso l'alto) con il vino. Da servire dopo aver fatto raffreddare in frigo per un paio d'ore.

Pianetadonna.it riporta anche un'altra ricetta per preparare lo Syllabub allo sherry, senza dover fare il caramello

E così recita:

prima si grattugia il limone poi lo si spreme. Quindi si monta la panna come al solito e quando è già allo stadio finale si aggiunge zucchero a velo, sherry, il limone di prima e il pizzico di noce moscata. Continuare a frullare fino a formare una crema spumosa.

Ma nel sito odealvino.com il procedimento di lavorazione è all'inverso, e cioè si uniscono le spezie al vino con il limone spremuto (oltre allo zucchero ci mettono la cannella) si aggiunge la crema di latte e si monta

 

Così scartata la prima preparazione (che mi sembra esagerata solo per dare un lieve sentore di caramello con il rischio più concreto di andare sul bruciaticcio) sono passata al procedimento che mi è sembrato più semplice

RICETTA dosi per due

con le dosi occhiometriche, come al solito!

In una ciotola mettere: 1 tazza di vino (vino liquoroso dolce o sidro o liquore a piacere, c'è chi aggiunge al vino bianco secco qualche cucchiaio di whisky o rum, prendete quello che c'è in casa) -2 cucchiai di zucchero- 1 o 2 cucchiai di succo di limone.

Quindi iniziare con la frusta (e facciamolo a mano che il tocco deve essere gentile!!) si comincia prima a far sciogliere gli ingredienti nel liquido e poi a incorporare la crema del latte, basta metà della confezione da 250 gr o quasi tutta se siete in vena di golosità (che sia crema di latte fresca, tirata fuori dal frigo e mai congelata, che se è troppo calda o ghiacciata non monta!) fino a formare una densa crema spumosa.
Ero perplessa sull'aggiunta del limone che il troppo acido altera il sapore della panna che poi anche il vino è già acido di suo, così non ho aggiunto la buccia grattugiata e ho dato giusto una strizzata alla buona con la mano ad un mezzo limone non tanto grande.

Se proprio si vuole mescolare con la frusta elettrica allora è meglio seguire il secondo metodo cioè la lavorazione prima della crema del latte fino quasi alla consistenza di panna montata e poi l'aggiunta della parte liquida con le fruste a media velocità.

Una volta preparato il tutto (e ci vuole proprio poco, più la crema del latte è grassa e prima monta - la crema di latte che si trova in commercio in Italia ha una percentuale di grasso che arriva al max al 35%) si mette la crema nei bicchieri e si lascia diventare fredda!

 

Attenzione più si propende per la versione molta più crema di latte che liquido la preparazione diventa "una panna montata" alcolica, meglio bilanciare con "della sostanza" da mangiare.

Probabilmente un tempo la ricetta era più "liquida" con una leggera spuma in superficie, oggi si tende a farne una crema e quindi via libera all'aggiunta di frutta di stagione ma anche di cose più lussuriose come amaretti, cioccolato, biscotti.

LE RICETTE STORICHE

E infatti andando a curiosare sulla storia del Syllabubs ho trovato questo articolo di Elisabeth David su britishfoodhistory.wordpress.com

"Originally milk was sweetened and mixed with cider sack – a sweet fortified beer not unlike sherry – and left to curdle and treated as a drink served hot or cold. At the same time at more solid version was being made with cream and wine and spirits. More recently less alcohol and more cream was used producing a dessert that could stand in a cool place that would remain delicious, soft and fully whipped – this was known as an ‘everlasting syllabub"

 

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Philip Mercier (1680-1760) - The Sense of Taste sullo sfondo un vassoio pieno di bicchieri di syllabubs

 

Così se vogliamo provare lo Syllabub nella sua versione originaria al bicchiere di vino bianco (o rosè) aggiungiamo la nostra "panna montata aromatizzata" preparata secondo la ricetta precedente che galleggerà come una spuma!!

 

Ma ecco cosa succede se volete fare la ricetta "filologica" (vedi)

Le ricette sono tratte da Eliza Smith The Compleat Housewife, Londra 1727


To make whipt Syllabubs.
Take a quart of cream,
not too thick, a pint
of sack, and the juice
of two lemons; sweeten
it to your palate, put it
into a broad earthen pan,
and with a whisk whip it;
as the froth rises, take it
off with a spoon, and lay
it in your syllabub-glasses;
but first you must sweeten
some claret, sack, or white
wine, and strain it, and put
seven or eight spoonfuls of
the wine into your glasses,
and then gently lay in your
froth. Set them by. Do not
make them long before you
use them.


To make Lemon Syllabubs.

Take a quart of cream,
half a pound of sugar,
a pint of white wine,
the juice of two or
three lemons, the peel
of one grated; mix all
these, and put them
in an earthen pot,
and milk it up as fast
as you can till it is
thick, then pour it
into your glasses,
and let them stand
five or six hours;
you may make
them over night.



img_0811x.jpgTo make very fine Syllabubs.
Take a quart and half
a pint of cream, a pint
of 
rhenish, half a pint
of sack, three lemons,
and near a pound of
double refined sugar;
beat and sift the sugar,
and put it to your cream;
grate off the yellow rind
of your three lemons,
and put that in; squeeze
the juice of the three
lemons into your wine,
and put that to your
cream, then beat all
together with a whisk
just half an hour; then
take it up all together
with a spoon, and fill
your glasses; it will
keep good nine or ten
days, and is best three
or four days old; these
are 
call’d the everlasting
Syllabubs.


 

I MAYERS E LE CAROLE DI PRIMAVERA

graphics-music-notes-549074.gif ASCOLTA le tradizioni diffuse in Inghilterra andando per ordine alfabetico secondo una suddivisione per contee continua

FONTI
http://piereligion.org/maydaysongs.html
http://historiccookery.com/2010/07/10/syllabub-experiments-the-receipt-please/

(Cattia Salto aprile 2013, 2014 e 2015)

 

La pagina è stata spostata nel BLOG di TERRE CELTICHE (qui)

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