TRADIZIONI |
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THE
MUFFIN MAN
Do you know the muffin man, E'
una nursery rhyme di origine inglese probabilmente dell'inizio
Ottocento: i venditori ambulanti di muffins giravano per Londra con in mano una campanella e un
cesto appoggiato sulla testa. Fu proprio l'uso smodato e molesto di
tale campanella a far vietare nel 1840 la vendita dei muffins per strada! CHE COS'E' UN "MUFFIN"?
Cosa
sia un muffin è oggetto di lunghi dibattiti in rete: in
senso stretto muffin non è una torta come ad esempio un cup-cake ma è più un pane del tipo
focaccia, e in effetti la traduzione in italiano è focaccina,
e così "The muffin man" si traduce con "uomo focaccina".
Anche gli americani apprezzano e gradiscono l'English muffin, che
è anzi un piatto tipico dell'american breakfast. La
versione "tortina a forma di fungo" non arriva dall'Inghilterra ma dall'America e si dice più genericamente "common
muffin" perchè è in pratica diventato "il muffin"
più comune: così alcuni suggeriscono di
aggiungere il nome "american" per distinguerlo dal muffin che in
realtà è l'English Muffin il vero e unico muffin
(si son fatte guerre per molto meno!). Ma
cosa succede oggi se siamo a Londra e chiediamo un Muffin? Molto
probabilmente ci danno un "american" muffin a meno che non si
specifichi l'aggettivo "english". |
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ENGLISH MUFFINS
DOMBEY sat in the corner of the darkened room
in the great arm-chair by the bedside, and Son lay tucked up warm in a
little basket bedstead, carefully disposed on a low settee immediately
in front of the fire and close to it, as if his constitution were
analogous to that of a muffin, and it was essential to toast
him brown while he was very new. (Dombey and Son (Charles Dickens - Monthly
serial: October 1846 to April 1848) Focaccine
lievitate e cotte su piastra risalgono alla cucina medievale e gli
storici sono propensi a ritenere l'english muffin originario del Galles. La prima ricetta scritta dell'english muffin
è del 1747, The Art of Cookery Made Plain & Easy, Hannah Glasse. Sono focaccine perfette per essere tostate
e imburrate ma attenzione, una focaccina inglese non deve mai essere
tagliata con il coltello: “And when you eat them,
toast them with a Fork crisp on both Sides, then with your Hand pull
them open, and they will be like a Honey-Comb; lay in as much Butter as
you intend to use, then clap them together again, and set it by the
Fire, when you think the Butter is melted turn them, that both Sides
may be butter’d alike, but don’t
touch them with a Knife, either to spread or cut them open, if you do
they will be as heavy as Lead, only when they are quite butter’d and done, you may cut them
across with a Knife.” LA RICETTA
Le
ricette descrivono chiaramente il procedimento per la preparazione di
panetti lievitati arricchiti di burro, latte e leggermente dolci. INGREDIENTI
Una ricetta trovata qui assegna queste dosi (nb a parità di lievito un'altra ricetta qui assegna quasi il doppio di farina e ovviamente
aggiunge la restate metà di liquido come acqua tiepida) 18 g di
lievito di birra fresco o 6 g di lievito di birra secco (io per le dosi
seguo sempre la regola del panetto di lievito fresco - che equivale a 7
gr di lievito secco, per mezzo kg di farina) 6 g di sale (= 1
cucchiaino o 2 di sale) 15 g di
zucchero semolato (oppure 1-2 cucchiai rasi di zucchero, ma
c'è chi aggiunge giusto 1 cucchiaino) 15 g
burro a temperatura ambiente a pezzettini (o 2 cucchiai di
burro fuso) 1 uovo medio
leggermente sbattuto (che non ho mai visto mettere nelle altre ricette
e che anch'io a naso non metterei) 170 ml di latte tiepido (dovete ottenere un impasto morbido e per 500 gr di
farina sono necessari circa 220 ml di latte + 170 ml di acqua,
- ma si può mettere anche metà
da aggiungere mano a mano che si lavora l'impasto) olio
, per ungere farina
di semola per spolverare NB
farina e burro devono essere a temperatura ambiente! PROCEDIMENTO
Il
procedimento è quello solito per la panificazione (vedi)
fino a ottenere un impasto liscio, morbido ed elastico (fontana con la
farina, sciogliere il lievito in un po' di latte tiepido e non caldo
per non uccidere i batteri della lievitazione aggiungere tutti gli
altri ingredienti e in ultimo il rimanente latte. (da dosare in base
alla consistenza dell'impasto). Se
si usa il lievito secco bisogna farlo "rinvenire" nella parte liquida
intiepidita lasciando riposare fino a quando si forma la schiumetta. Lavorare
per 15-20 minuti in modo che si formi il reticolo del glutine (si con
l'impastatrice elettrica si fa prima, ma si perde l'effetto relax che
ti prende quando impasti!) Far
lievitare per 1 ora mettendo in una ciotola infarinata e coperta da un
panno. Prendere
due fogli di carta da forno oleata, spolverare quello sotto con farina
di semola mettere in mezzo l'impasto e stendere con il mattarello fino
a 2,5 cm. Ritagliare con il coppa pasta (unto d'olio) di 8-9 cm di
diametro e trasferire le focaccine ben distanziate nella teglia da
forno ricoperta con carta da forno (o foglio di silicone) spolverare
con farina di semola (fatta cadere da un colino), anche sulla parte
superiore e coprire con un altro foglio oleato. Un
altro sistema che mi sembra più veloce e simile alla
procedura per la preparazione dei panini al latte è quella
di suddividere l'impasto prima a metà, poi in quattro e
quindi in 8 pezzi, pare una palla con ogni pezzo e poi appiattirla bene
con il palmo della mano fino allo spessore desiderato! Lasciare
lievitare ancora per 30 minuti o 40 minuti perchè si gonfino ancora un po'. Per
ottenere dei muffins perfetti sono necessari tanti coppapasta o anelli in alluminio da usare come "reggi-forma" che fa andare verso l'alto la focaccina durante
la lievitazione, al contrario la focaccina tende a spanciare e ad
appiattirsi. COTTURA
COTTURA
IN FORNO: qui è spiegato il metodo per la cottura in
forno, COTTURA
IN PADELLA: è la cottura tradizionale utilizzando una
padella a fondo spesso (quelle con il fondo in pietra sono perfette) e
antiaderente, basta stendere la pasta di 1,5-2 cm per non rischiare che
restino crudi al centro: si cuociono a 4 muffin per volta (attenzione
maneggiare imuffins con delicatezza usando una spatolina) tenendo la fiamma bassa e per 6-7 minuti per lato
(se la fiamma non è più che bassa si rischia di
bruciacchiare la parte esterna lasciando cruda la pasta all'interno). SERVIZIO
Se
il muffin viene servito subito così sfornato basta aprirlo e
imburrarlo e irrorarlo di marmellata, ma c'è chi non resiste
a tostarli. Come tutti i prodotti da forno i muffins possono essere tranquillamente congelati e
riscaldati per il consumo, saranno come appena sfornati! (la
foto tratta da qui mostra chiaramente l'aspetto della "focaccina
inglese", la cottura in padella fa si che il panino sia di forma
appiattita e brunito nella "faccia", i lati restano più
bianchicci, l'interno è mollicoso e perfettamente assorbente per burro spalmato e a
tenuta di marmellata: l'immagine merita in pieno l'appellativo di moufflet che in francese antico significa "pane soffice" ) |
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Il
dolcetto è diventato popolare anche in Italia, ed
è paragonabile al plumcake ma con la forma tonda più simile ad un cup-cake, come una tortina monoporzione (se si vuole andare a fare una sostanziale differenza tra muffins e cupcake è che i primi sono più
rustici e privi di fronzoli, i secondi più elaborati ed
eleganti); anche per i muffins c'è uno stampo apposito reperibile in silicone, il comodissimo materiale
che non attacca. Si preparano velocemente in poco meno di 1 ora (e
aspettando ancora un pochino per il raffreddamento, ma si possono
mangiare già tiepidi). I muffins sono perfetti per la prima colazione o per il tea time e sono dolcetti da mangiare insieme ad abbondanti
sorsate di te, se preferite il cappuccino a colazione NON è
il dolce che fa per voi!! Probabilmente
i primi "muffins" erano più paragonabili a un "quick bread" ossia a un pane a rapida lievitazione (dovuta
proprio all'uso del lievito chimico) ma via via sono diventati sempre più dei dolci, con molto zucchero e l'aggiunta di grassi. Ho sperimentato varie ricette e dosi e anche
procedimenti, e finalmente ho trovato la "mia" "ricetta perfetta", si
è vero che con i dolci è come con la matematica:
è tutta questione di numeri, ossia di ingredienti pesati e
non c'è spazio per le misure occhiometriche, ma dopotutto se curiosate un po' tra le ricette
non ne trovate due uguali (a meno che non siano copiate).. Il
mio stampo è a nove buchette e le dosi che uso sono perfette
per lui. Ci sono anche stampi da 6 con dimensioni più o meno
profonde per muffins di tutte le grandezze.. dovete perciò
trovare la vostra "misura" (dal mignon all'extralarge) Un'ultima
premessa e poi via con il procedimento: io dispongo di un semplicissimo
frullatore anni 70 (nel senso di acquistato in quegli anni) con due
frustini e ad un'unica velocità e di un cucchiaio di legno
con il buco in mezzo che dicono sia per girare la polenta, ma che io
trovo perfetto per miscelare le farine negli impasti e per girare le
creme nel pentolino.. Ho
anche l'abitudine di tenere la farina nel congelatore e mentre per la
pizza le faccio riprendere la temperatura ambiente prima di
utilizzarla, per i dolci con il lievito chimico la uso fredda! LA RICETTA
Il
procedimento dei muffins è quello di unire l'umido con le polveri, ma dirlo così è molto
riduttivo, c'è infatti chi parte dal burro ammorbidito
lavorandolo con lo zucchero e poi incorporando le uova, o quelli che
letteralmente mettono tutte le poveri compreso lo zucchero insieme in
una ciotola, poi in una seconda ciotola sbattono leggermente le uova
con il burro fuso e il latte e poi aggiungono questa parte liquida
nelle polveri, mescolando brevemente con la frusta a mano o una
forchetta, solo per amalgamare. E' importante che il mescolamento sia breve (contate al massimo fino a 30) perchè è in quell'unione repentina che si
compie la magia! E
così facevo io un tempo, ma poi sono passata al terzo metodo:
l'incorporamento dell'aria mediante la sbattitura delle uova con lo
zucchero (nel plumcake si separano gli albumi per montarli a neve, ma per i muffins le uova si lasciano intere) ed è un
trionfo! INGREDIENTI
BASE
Le
dosi apparentemente ad occhio sono frutto di innumerevoli prove e
tentativi e sono perfette per me!! 3
uova piccole a temperatura ambiente (si proprio le uova medie-piccole che fanno
normalmente le galline ruspanti, non quelle grandi, se sono proprio
grandi ne bastano 2) Pizzico
abbondante di sale 50-70
gr di burro sciolto nel pentolino senza farlo friggere (per chi
ha pazienza a bagnomaria) e lasciato raffreddare. Diciamo che la
confezione da 250 gr la dividete a occhio in 4 parti facendo delle
incisioni sulla superficie e tagliate via il quarto, vi garantisco che
non serve aumentare il tenore di burro -e non capisco perchè si trovino ricette con 100-120 gr di burro! - anzi
tenevi tranquillamente al di sotto dei 50 gr, ma preferite il burro
fresco all'olio) Una
tazza di farina 00 passata al setaccio (io ho trovato la mia tazza che
è quella del caffè e latte all'italiana, ho
scoperto per caso che corrisponde a un dosatore da 500 ml, quello in
cui è graduata anche la misura per farina in oz) Cannella
a piacere (quello della cannella è un po' un mio
vezzo, la metto anche nel ragù di carne insieme ai chiodi di
garofano) o altro aromatizzante. Si usa molto la vaniglia o la buccia
di limone 1
cucchiaino di lievito istantaneo (una via di mezzo tra il raso e la montagnola) non
è assolutamente necessario usarne di più Come
vedete non aggiungo altri liquidi, cosa che invece facevo quando usavo
il secondo procedimento descritto ovvero quello "standard" e a seconda
di quello che c'era in frigo poteva essere latte, yogurt, ricotta,
panna, mascarpone o latticello (non tutti insieme certo..) COTTURA
FORNO
preriscaldare il forno (non ventilato, perchè il movimento dell'aria fa pendere da una parte la
cupoletta del muffin) a 180° e cuocere per 25 minuti esatti (5
in più se nell'impasto sono presenti elementi più
umidi come pezzetti di frutta) PROCEDIMENTO
Sbattere
con il frullatore le uova con lo zucchero e un pizzico generoso di
sale, il composto cambia il colore in giallo pallido: non proprio tutti
e i 15 minuti che ci vogliono per il pan di spagna, ma quasi una
decina! Montando così le uova uso molto meno lievito
chimico. Poi faccio cadere a pioggia un po' per volta la farina (ma
funziona anche se si mette tutta in una volta) e incorporo con il
cucchiaio di legno non mescolando ma portando il cucchiaio dall'alto
verso il basso e poi riportandolo su dall'impasto e così via
(ho anche notato ad esempio che è preferibile usare una ciotola più a forma di vaso, cioè più stretta alla base
e che si allarga man mano che sale, che agevola proprio questo
movimento). Nelle ultime spolverate di farina unisco lievito e
cannella. In ultimo aggiungo il burro fuso (ho provato a mettere anche
il burro fuso subito dopo aver montato le uova, ma non era altrettanto
efficace perchè tendeva a smontarle). Un altro metodo è
di alternare farina e burro. Ora è importantissimo capire
come si deve presentare l'impasto perchè sia "riuscito": l'aspetto e la consistenza
è simile a quello di un purè di patate, spumoso come una nuvola! Distribuite
a cucchiaiate nelle buchette aiutandovi con un cucchiaino e prima di
infornare cospargete con lo zucchero e una spolverata di semini a
piacere. Altro
punto importante: una volta sfornati i muffins devono essere lasciati raffreddare nel loro stampo
appoggiandolo su una gratella che lasci circolare l'aria anche da sotto. |
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VARIANTI DOLCICosa
vi suggerisce la fantasia e cosa vi trovate sottomano aprendo dispensa
e frigo o andando nell'orto! Se
ci aggiungete la mela tagliatela a cubettini piccoli e mettetecene due perchè con una non si sente abbastanza nell'impasto. La
mela si presta ad essere abbinata con uvetta e pinoli o noci o
cioccolato. Io in genere non supero i tre componenti per non incasinare
troppo i sapori. Un
altro classico (per me) è mela banana e cioccolato, oppure
banana, cioccolato bianco e nero (lasciate perdere le gocce di
cioccolato prendete le tavolette e tagliatele a pezzettini con un
coltello affilato) o ancora nocciole tritale e cioccolato gianduia,
pere e noci.. L'abbinamento
yogurt e miele si può aggiungere all'impasto base con una
frutta a piacere (questi ingredienti richiedono l'aggiunta di 5 minuti
alla cottura standard perchè tendono a mantenere l'umidità
nell'impasto più a lungo). Per
la frutta tipo ciliegie, albicocche, mirtilli etc farle sempre sciroppare per addolcirle un po' e per
ammorbidirle: cuocerle prima in un pentolino con zucchero ed
eventualmente un bicchierino di vinello bianco. Un abbinamento con la
frutta sono anche le mandorle tritate o la farina di mandorle eppure
anche il cocco grattugiato, per dare un gusto più deciso si
può aggiungere anche il succo di limone. Se
c'è un abbinamento che non mi dice un gran che è
il cacao forse ci sta come effetto marmorizzato, o nel collaudato
cioccolato e arancia, al contrario il cioccolato a pezzetti in tutte le
combinazioni con frutta secca è sublime, aggiungeteci anche
un po' di zenzero o appena un po' di noce moscata .. Per
una ricetta "vegetariana" ma sempre dolce tanta carota grattugiata (o
la zucca leggermente stufata) e olio di semi di girasole al posto del
burro, si possono abbinare scorza e succo di arance ma anche nocciole
tritate
(nella foto: muffins campagnoli alle mele fatti con le mie manine) L'abbinamento da intenditore con il vino per un
muffin "in abito da sera" è quello dello Champagne o l'uva
moscato per un vino spumante di qualità. |
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SCOTTISH
SCONES
Gli Sconnis sono citati dal poeta scozzese Gavin Douglas nel 1513 e derivano probabilmente dal bannock tagliato a fette (vedi)!
Ma lo scone moderno si affaccia nella storia solo dopo la
metà del XVIII secolo quando si iniziò a studiare
e produrre i primi lieviti. Gli scones scozzesi vengono definiti dei panetti morbidi e
c'è chi li paragona alla pasta brioche, ma attenzione, non
hanno nulla a che vedere con la pasta brioche e nemmeno con gli english
muffins!! Prima di tutto la
corretta pronuncia! Ed ecco la
filastrocca per non sbagliare l'accento: LA RICETTA
Per
preparare gli scones si usa il metodo della lavorazione della pasta frolla:
burro sminuzzato nella farina, aggiunta della parte liquida in una
volta sola e veloce lavorazione, tenuta in frigo della pasta per 15
minuti prima di stenderla. Anche dalle mie parti (il vercellese) le
donne di casa aggiungono il lievito in polvere alla pasta frolla della
crostata per farla alzare e per farla diventare più
friabile, però si cuoce come torta con la marmellata sopra e
la classica griglia di pasta che racchiude il tutto; in Scozia invece
cuociono la pasta da sola e poi ci aggiungono la marmellata! Forte
di tale certezza ho subito identificato l'immagine "giusta" degli scones preparati secondo la ricetta tradizionale, perchè hanno lo stesso aspetto della mia crostata
immaginata senza marmellata!! (foto tratta da qui:
la superficie non lucida perchè non è stata spennellata) Ogni
famiglia scozzese ha però la sua ricetta "perfetta" che si tramanda di generazione in generazione,
(è noto che tutte le donne scozzesi passano il tempo a
trafficare in cucina) così anche voi dovrete trovare le
"vostre" dosi, e anche i giusti gesti e le accortezze perche si compia
la magia. Le poche ricette originali (vedi qui)
non sono mai date con le dosi pesate ma "dosate" proprio come io
elaboro le mie ricette, secondo "quella" tazza e "quel" cucchiaio che
appartengo alla storia della mia famiglia e della casa. Come
dicevo l'impasto perfetto è quello che lascia la crosta un
po' croccante mentre l'interno è friabile. INGREDIENTI
Ricetta
trovata qui per circa 12 scones 220-250
gr farina 00 50-60
gr di burro a temperatura ambiente 2
gr di sale 5
gr di zucchero (il mio manuale dei dolci mette 25 gr di zucchero
semolato ma è un manuale dei dolci della Cucina italiana e
quindi credo che la dose sia eccessiva, ho però constatato
che le dosi per lo zucchero possono variare molto da ricetta in ricetta) 10
gr di lievito istantaneo (ovvero 1 cucchiaio abbonante) 150
ml di latte (per chi si prepara il burro in casa è
l'occasione perfetta per utilizzare il latticello avanzato la dose
dovrebbe corrispondere ad un bicchiere) (alcune
ricette aggiungono l'uovo) (Uvetta
a piacere oppure scorzetta di arancia, mirtilli, pezzi di cioccolato) Per
spennellare 1
uovo e i cucchiaio di latte Oppure avendo
citato The Highlander's Cookbook ecco la ricetta "Flora's Rich Cream Scones" (in inglese qui) per 12 persone: 2
tazze di farina 00 setacciata 1
cucchiaio di lievito istantaneo 2
cucchiai di zucchero 1/2
cucchiaino di sale 1/3
tazza di burro (5 cucchiai + 1 cucchiaino) 1/2
tazza crema di latte (8 cucchiai) 1
uovo ben battuto 1/4
tazza ribes (4 cucchiai) Bianco
dell'uovo leggermente sbattuto (per spennellare) Non
so voi ma quando io faccio una ricetta la prima volta parto sempre da
qualcosa che già conosco e quella più simile allo scone che mi viene in mente è appunto la crostata della nonna Ghita (ovvero mia nonna): per 500 gr di farina la bellezza di un panetto di
burro da 125 gr (con l'aggiunta di un pezzo extra a seconda
dell'umore), 9 cucchiai di zucchero, 3 uova (ma anche 4) e 1 bustina di
lievito in polvere oltre a 1 bustina di vanillina e la buccia del
limone per aromatizzare sopra ci metti la marmellata fatta in casa e
che ti trovi sottomano e se hai tempo e voglia ci fai la griglia
intrecciata (in forno, parte bassa a 190° per 30-40 minuti, i
tempi di cottura sono un po' lunghi, ma la marmellata tende a mantenere
umido l'impasto); così le dosi sono da rivedere soprattutto per quanto riguarda la
quantità di zucchero e poi la mia parte liquida è formata dalle
uova invece che dal latte.
Così dovrò aggiustarla un po'. PROCEDIMENTO
Fare
la fontana con gli ingredienti secchi, spezzettare il burro
sbriciolandolo con la farina. Adesso si aggiunge l'uvetta (volendo) che
è un abbinamento "classico" con l'impasto base. Ecco il momento
critico in cui si versa il latte (o diciamo la parte
liquida) e poi si impasta velocemente (all'inizio ci si può
aiutare con una forchetta per amalgamare e si mi rendo conto che queste
indicazioni sono ormai obsolete nell'era delle planetarie, ma come
già specificato io ho solo un frullino elettrico che risale
agli anni 70!), si ottiene un impasto un po' appiccicoso. L'impasto
è da far consolidare in frigo una ventina di minuti avvolto
in una pellicola (sono però in tanti a saltare questo
passaggio). Stendere l'impasto con il mattarello (mettendolo tra due
fogli di carta oleata) fino a 1,5 cm e tagliare con un coppapasta tondo di circa 6-7 cm (adesso vanno per la maggiore
gli scones mignon e quindi lanciatevi pure con il coppapasta da 3 cm), mettere i dolcetti ben distanziati su una
teglia ricoperta di carta forno e spennellare con uovo sbattuto e latte
(una spruzzata di zucchero sopra non guasta mai, si può
anche fare a meno dell'uovo e usare solo il latte per spennellare,
oppure usare solo il bianco dell'uovo leggermente sbattuto). Un altro
modo per porzionare gli scones è di tirare la pasta in un unico disco
come per la crostata e quindi tagliare il disco in quarti e poi in
ottavi. C'è anche chi stende la pasta a 1 cm e poi ricava
dei quadrati diciamo di 5 cm quindi li piega a metà formando
il triangolo. COTTURA
In
forno a 200° per 15-20 minuti (i tempi di cottura devono essere
ben bilanciati con la temperatura, troppo poco e resta
l'umidità nella pasta, troppo e lo scone diventa una "pietra" diciamo che quando inizia ad
avere un aspetto dorato è pronto ). Far raffreddare su una
griglia. FARCITURA
Marmellata (di solito fragole, ma vanno bene tutte) e Clotted Cream
preparata secondo un procedimento particolare ovvero la crema di latte (quella che comunemente
dicesi panna) raccolta per scrematura e riscaldata per circa un ora in
modo che si "rapprenda" fino ad assumere la consistenza di burro
morbido o del formaggio spalmabile, ma dal sapore di panna; per farsela
in casa ecco la ricetta qui.
Non essendo reperibile (per noi Europei) al di fuori delle Isole
Britanniche c'è chi aggiunge crema di latte all'italico
mascarpone e lavora il tutto con la frusta (ma non è la
stessa cosa)! (foto tratta da qui:
e anche se la crema non è una clotted cream e tradizionalmente è messa sopra alla
marmellata e non viceversa, trovo la foto molto evocativa) VARIANTI DOLCI
Ovviamente
gli scozzesi non possono non metterci la farina o i fiocchi d'avena (e
a questo punto perchè non sperimentare anche con altre farine tipo quella di riso o di meliga o ancora di
castagne, farro o grano integrale in questi tipo d'impasto non
c'è il problema della formazione del glutine per la
lievitazione vedi),
ci sono le versioni con il cacao e poi come linea di principio valgono
le stesse combinazioni già proposta per i muffins |
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LE VARIANTI SALATE
La
moda del salato impazza e così anche muffins e scones sono serviti come "aperi-cena" o per il "brunch" ovvero come "appetizer", io a questo punto li chiamerei tortini salati e
li farei di porzioni mignon o il più possibilmente piccoli,
ma per parafrasare Giulietta "Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo". Per
l'english muffin non si danno sostanziali variazioni essendo una
focaccia semi-dolce basta trattarlo come un panino (tutt'al
più si può giocare con le farine e passare all'integrale, alla segale etc vedi); gli american muffins e gli scones si prestano invece a moltissime variazioni e accostamenti di sapori e
consistenza.
L'importante è utilizzare sempre e solo la verdura di
stagione. RICETTA BASE
MUFFINS SALATI
200gr di farina 00
o integrale All'impasto
base non si sbaglia quasi mai aggiungendo ricotta e parmigiano e poi
via agli abbinamenti: funghi e piselli, zucchine, ma anche la versione
salata alla carota, e poi spinaci, cipolle e i delicati porri, le
immancabili patate, oltre ai vari formaggi si abbinano anche dadini di
prosciutto o pancetta; in primavera benvenute le erbette di campo appena nate: le punte giovani d’ortica e il fiore di
tarassaco appena spuntato, la profumata melissa e la mentuccia
selvatica, il luppolo selvatico appena scottato, i fiori
d’acacia e le punte di meliloto.. E poi i profumi delle erbe
aromatiche e le olive, i pomodorini secchi e non, e come scordare i
peperoni e perchènon
abbinare con pesce e crostacei.. (guardate questa selezione da green.me qui) RICETTA BASE SCONES
SALATI
250gr di farina 00
o integrale PROCEDIMENTO
Come
per la base dolce FARCITURA
formaggio
spalmabile, affettati, verdure di stagione Ma
le varianti sono molte di piùse
si inizia ad aggiungere gli ingredienti nell'impasto proprio come per i muffins! |
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(Cattia Salto aprile 2015) FONTI |
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