MUMMING La tradizione del travestimento e dei mimi travestiti è molto antica e diffusa un po' per tutta Europa: uomini che indossano maschere e costumi tradizionali o estemporanei come quelli carnevaleschi (ma sempre ritualizzati) cantano, ballano, recitano (o mimano) per esorcizzare gli spiriti maligni e i demoni di modo che ogni nuovo anno possa iniziare purificato e carico di energia positiva. Sono chiamati nelle isole britanniche "mummers" o "guisers", ma anche "morris dancers". Nella festa di Mezz'Inverno i
Mummers andavano a visitare i loro vicini di casa in casa,
cantando e ballando, un'usanza solstiziale che richiama certe
tradizioni celtiche di Samain (vedi).
I Mummers si accompagnavano con i musicisti nelle notti di Natale a fare fracasso e a suonare per le strade e davanti alle case. Ma i Mummers erano anche degli agili danzatori e si esibivano con le spade (continua) o con fazzoletti e campanelli (Morris dance). Manoscritto XIV sec
Bodleian Library, Oxford |
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Tuttavia il mumming implica
anche una sorta di "sacra rappresentazione", nata
dalla tradizione popolare ma anche dai guitti di professione che a Natale mettevano in scena una recita con personaggi
stereotipati incentrata sul rito di morte-rinascita proprio di molte
tradizioni solstiziali e di fine d'anno: il capo comico vestito da
Babbo Natale era l'incarnazione dello Spirito
del Natale; il capitano turco ovvero l'infedele, San Giorgio
il santo patrono dell'Inghilterra, il drago e il dottore. Con grida e
urla il cattivo capitano sfida San Giorgio a duello e ovviamente muore.
Ma il dottore lo riporta in vita e lo induce al pentimento. San Giorgio
ingaggia la battaglia finale con il drago e lo uccide; ancora una volta
il dottore riporta in vita la vittima, ma San Giorgio spiega che il
drago nella storia muore e quindi lo uccide ancora e il drago, un drago
malconcio e simpatico, muore con grande strepito. continua |
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ASCOLTA The Husbandman and the Servingman o Singing the Travels è
un canto che faceva parte di una recita medievale di mummers dal
titolo The
Seven Champions of Christendom da Symondsbury nel Dorset.
qui |
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(Cattia Salto,
dicembre 2013) |