Privacy Policy TERRA OCCELTICA: LE ESTAMPIDE

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ESTAMPIDA

Una danza tipica del Medio Evo, lenta e strisciata, in cui si “batte il piede” sugli accenti ritmici (o così verrebbe da supporre dal nome). Un discreto "corpus musicale" (16 brani in tutto) ci è pervenuto in due manoscritti del 1200 e del 1300, uno è detto "Chansonnier du Roi" (Biblioteca Nazionale di Parigi) che numera semplicemente le "estampie", l'altro detto "Manoscritto di Londra", (British Museum di Londra) un codice fiorentino che invece le intitola: Ghaetta; Chominciamento di Gioia; Isabella; Tre Fontane; Belicha; Parlamento; In Pro; Principio di Virtù. Forse il più antico esempio di estampida ci viene dal Monferrato e dalla canzone d'amore "Kalenda Maya" scritta dal trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras.

Questo codice manoscritto è una delle più importanti fonti della musica italiana del Trecento e contiene numerosi brani dei compositori dell'ars nova italiana.

Estampie in francese o istampitta in italiano in origine indicava una poesia messa in musica su una struttura melodica particolare. E' Johannes de Grocheo (Giovanni di Grocheo o Grocheio) nel suo trattato De Musica (1300 circa) a individuarne una struttura fissa suddivisa in puncti (oggi si direbbe parti). La struttura musicale è uguale alla ductia e al salterello ossia la ripetizione per due volte della stessa parte (AA, BB, CC etc) e mentre nella ductia le parti sono per lo più 3 nella estampida sono in genere 4.

La particolarità che condivide con la ductia è che mentre la prima parte ha il finale aperto, la seconda ha il finale chiuso così possiamo scrivere la struttura come

Ax Ay Bx By Cx Cy

 

UNA BASSA DANZA?

Purtroppo non ci sono trattati del periodo che descrivono l'estampida in quanto nel De Musica già citato abbiamo la descrizione solo per quanto riguarda la composizione musicale del brano; così alcuni l'avvicinano al salterello (e ai suoi salti vigorosi) con la quale condivide la struttura, altri la considerano l'antenata della bassa danza, altri ancora la assimilano alla carola. I più la intendono come danza di corteggiamento da farsi a coppie.

V ESTAMPIE

6port154.jpgQuesta Estampida appartiene al Manoscritto "Chansonnier du Roi" detto anche Manuscrit du Roi ("manoscritto del Re") ed è classificata al come "La Quinte Estampi Real". Il manoscritto raccoglie oltre 600 canti, composti in maggior parte tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo. Sono raccolte ben 11 estampie in uso alla corte di Francia come il termine "real" fa supporre: otto sono raccolte insieme probabilmente concepite come un ciclo.

 

Si compone musicalmente di 4 parti di cui la prima è solo di 8 battute mentre le altre tre sono di 12

ASCOLTA Jordi Savall

IPOTESI DI RICOSTRUZIONE

VIDEO in questo esempio i danzatori sono disposti su due file e si muovono prima in promenade (AxAy)e poi con un cambio fronte rivolgendosi frontalmente (BxBy CxCy) per ritornare in promenade (DxDy)

VIDEO lo schema della danza è sostanzialmente lo stesso con una piccola variante nella parte C e la vediamo da un'altra angolazione

 

Per quanto la coreografia della danza sia suggestiva (soprattutto nella parte B con l'andamento a serpentina e le giravolte che richiamano la farandola) a mio avviso è un po' troppo "complicata" soprattutto confrontandola con le danze molto più semplici riportate nel primo trattato di danza di ben due secoli dopo. Si veda perciò quest'ulteriore ipotesi ricostruttiva:

VIDEO la disposizione proposta è a coppie come una scacchiera, viene quindi interpretata come una danza di corteggiamento; la parte A resta invariata mentre le parti B e C sono molto più semplificate. Interessante il movimento in diagonale della parte D che si propone come una caccia d'amore. I bruschi cambi di fronte portano a accentuare il gesto con una perentoria battuta dei piedi!!

 

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FONTI
Versione PDF del manoscritto londinese Add. 29987 (dal sito Imslp.org)
Versione PDF del "Chansonnier du Roi", fr. 844 (dal sito del progetto "Gallica" della Biblioteca Nazionale di Francia)



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