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DOWN BY THE SALLY GARDENS

Melodia tradizionale irlandese

 

Dolcissima e malinconica canzone tratta da una poesia di William Butler Yeats, nota anche come Salley Gardens, i giardini dei salici piangenti. Yeats la scrisse nel 1889 pubblicandola nella raccolta giovanile "The Wanderings of Oisin and other poems" con il titolo "An Old Song Re-Sung", ispirandosi alla ballata popolare "The Rambling Boys of Pleasure" di cui riprende alcuni versi della seconda strofa, facendoli diventare il tema principale della sua poesia, intitolata poi "The Salley Gardens" nella ristampa del 1895.

 

I versi popolari

She advised me to take love easy, as the leaves grew on the tree.
But I was young and foolish, with my darling could not agree.

 

nella mano di Yeats diventano

She bid me to take love easy, as the leaves grow on the tree
But I being young and foolish, with her I did not agree

Solo nel 1909 la poesia fu messa in musica dal compositore Herbert Hughes sulla melodia tradizionale di Maids of Mourne Shore (ASCOLTA versione strumentale Celtic Violin) e sebbene successivamente altri autori composero delle melodie per la canzone, quello più accreditato dagli interpreti contemporanei è rimasto l'arrangiamento di Hughes.

 

Sally garden oltre a tradursi come "il giardino dei salici piangenti" è anche il termine per indicare il viale degli innamorati: comunque al di la delle disquisizioni sull'albero specifico che la parola sally o salley vuole indicare (dall'eucalipto alla betulla) a mio avviso l'immagine del salice piangente è quella che più rispecchia il "mood" della poesia; il protagonista, perché troppo giovane e inesperto esita nella sua prima esperienza d'amore con la sua innamorata, nonostante ella lo inviti a cogliere l'amore -She bid me to take love easy, as the leaves grow on the tree- e l'immagine delle foglie che crescono sull'albero richiama un che di giovane virgulto, di fresco e verde germoglio che cresce secondo natura. L'attimo fuggente non colto è perduto per sempre e ciò che resta è il rimpianto. I rami di salice simboleggiano infatti il dolore e la nostalgia.

 

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Dante Gabriel Rossetti "Water willow" 1871

 

Molti sono gli artisti che interpretano questa canzone e non solo nell'ambito del folk, ma le versioni che ho selezionato sono quelle più "celtiche"


ASCOLTA TESTO E TRADUZIONE continua 


(Cattia Salto giugno 2013)

 


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