LE
CANZONI CELTICHE |
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Melodia tradizionale scozzese Il brano è stato attribuito a Robert Tannahill e in effetti vari riscontri collocano la storia nei boschi di Paisley in cui il poeta era solito errabondare. Lo troviamo in 'The Poems and Songs of Robert Tannahill' - pubblicato nel 1874 (pag 188) con assegnata come melodia "Sleeping Maggie". La scena descritta non è decisamente autobiografica (semmai più consona a Robert Burns) ma più di genere: il protagonista giunge alla casa di Maggy in una notte buia e tempestosa (il quadretto è piuttosto gotico: un gelido vento invernale che infuria nel bosco, una notte di novilunio priva di stelle, il lamento del gufo, il cancello di ferro chiuso in malo modo che sbatte contro i cardini) e spera che nel frattempo l'innamorata non si sia addormentata, ma lo faccia entrare di nascosto come promesso!. E allora non più preoccupazioni o paure nelle braccia di Maggy ogni cupo pensiero è dissolto!
http://www.jinua.com/movie/Sleepy-Hollow/ TESTO E TRADUZIONE continua |
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SLEEPY
& DROWSY MAGGY REELS Sleepy
Maggie
è una reel
in due parti e spesso è abbinata alla reel "Drowsy
Maggie", a volte
le due melodie sono, erroneamente, confuse. Nella versione di Francis
O'Neill and James O'Neill
(in O'Neill's
Music of Ireland) è in 3 parti. Sleepy
Maggie secondo
quanto riportato da Fidder's
Companion
è una melodia tradizionale scozzese la cui più
antica fonte trascritta si trova in Duke
of Perth Manuscript ovvero Drummond Castle
Manuscript (1734) Sleepy Maggie è conosciuta in Irlanda anche con differenti nomi "Lough Isle Castle," "Seán sa Cheo" o "Tullaghan Lassies." ed è il modello per “Jenny’s Chickens”.
Samuel Melton Fisher, Asleep, (1902) "Drowsy Maggie"
è invece una melodia tradizionale irlandese in 2, 3 o 4
parti, però molto più popolare almeno a livello
di registrazioni (sarà per la sua comparsa nel film
"Titanic"!)- ovviamente c'è anche la versione scozzese: in
genere parte lenta e poi diventa sempre più veloce
così il titolo tra in inganno perché non
c'è niente di "sonnolento" nella melodia che arriva ad una
parossismo finale. ASCOLTA
continua (Cattia Salto giugno 2013) |