SMOKING BISHOP
Le festività
natalizie che si svolgono nel cuore dell'inverno sono ricche di
stratificazioni di credenze e rituali, antichi come l'alba dell'uomo.
Il passaggio del sole nel cielo solstiziale che segna il giorno
più corto dell'anno era accolto un tempo con grande timore
nella paura che il gelo e l'oscurità potessero sconfiggere
la luce. Così in tempi più recenti il solstizio
d'inverno fissato dal calendario il 21 dicembre segnava il primo giorno
delle feste invernali. Secondo l'usanza attualmente accreditata il
conto dei giorni parte invece dal 26 dicembre ovvero il "Giorno Santo"
e si conclude il 6 gennaio, con l'Epifania "che tutte le feste
spazza via" Le feste natalizie improntate da abbondanti libagioni e freddo polare sono l'occasione per preparare il vino speziato, un toccasana che in epoca medievale era considerato quasi un elisir di lunga vita. E per chi voglia cimentarsi nell'Ippocrasso ecco la ricetta (vedi) |
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Il nostro vin brulè è poca cosa rispetto alla tradizione vittoriana di bevande speziate per riscaldarsi nelle fredde giornate invernali! Più genericamente si possono definire come punch con vino speziato e servito fumante con l'aggiunta di chiodi di garofano infilzati nei limoni o nelle arance. Ma a seconda del vino utilizzato abbiamo "un Papa" se il rosso è un Borgogna, "un cardinale" con vino del Reno o champagne, "un vescovo" con il porto.. In particolare lo "smoking bishop" è citato nel racconto di Dickens "A Christmas Carol" la cui ricetta viene aggiunta nelle note per l'edizione del 1907 curata da Gordon Browne: si versa il vino rosso, caldo o freddo, sulle arance amare mature. Si riscalda con zucchero e spezie (chiodi di garofano, anice stellato e cannella) aggiunte a piacere. Ora esistono due scuole di pensiero in merito al trattamento a caldo del vino: la prima dice che il vino non deve mai bollire e mai superare la temperatura di 80 gradi. Ad 83 gradi, infatti, l’alcool contenuto nel vino evapora, gli aromi delle spezie si alterano e lo zucchero si “decompone”. La seconda ritiene invece che
il vino debba bollire per bruciare l'alcool (e quindi viene servito
spesso anche fiammato). |
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Dall'Ottocento ci arrivano svariate ricette più dettagliate per la preparazione dello "Smoking Bishop" dal sapore aspro e fruttato da addolcire a piacere dividendosi sostanzialmente tra quelle che usano i limoni e quelle che usano le arance amare (dette di Siviglia) RICETTA DELLA GROLLA DELLA
SALUTE (tratta da vedi) 6 grandi arance PREPARAZIONE Il giorno prima : cuocere arance e limoni in forno su una teglia poco profonda (a 120 ° C e fino a quando sono marrone chiaro ovvero dopo circa un'ora e mezza) Eventuali succhi rilasciati durante la cottura vanno aggiunti al vino. Steccare le arance ei limoni
con i chiodi di garofano dritte e metterle in una grande ciotola, con
tutte le spezie in polvere e lo zucchero. Versare il vino rosso e
mescolare bene per qualche minuto. Coprire e lasciare in un luogo caldo
durante la notte o per 24 ore. Il giorno dopo :
tagliare le arance e limoni a metà e spremere tutto il succo
nella ciotola del vino. Passare al setaccio nel versare il tutto in una
grande casseruola, e spremere bene tutta la polpa contro il setaccio
adoperando un cucchiaio. Quindi aggiungere i bastoncini di cannella.
Riscaldare il vino a fiamma alta e sobbollire per 5 minuti, poi
abbassate il fuoco e aggiungere il porto e cuocere a fiamma bassa per
altri 20 minuti. Negli ultimi due minuti alzare la fiamma per far
"fumare" il vescovo. SERVIZIO Servire fumante in bicchieri
resistenti al calore o tazze con spicchi di limone e arancia tagliati
al momento. Opzionale:
ulteriore zucchero e una grattatina di
noce moscata NOTE (da Taccuini Storici) Il Pimento, anche chiamato Pepe
di Giamaica o Pepe garofanato, è una spezia ricavata dai
frutti essiccati della Pimenta dioica,
albero sempreverde della famiglia del Mirto. Il pimento è
originario dell'America Centrale e dell'area caraibica, in particolare
della Giamaica: qui, le estese coltivazioni profumano l'aria tutto
intorno nel periodo della fioritura. Dall’aspetto molto
simile a quello del pepe,
il nome 'pimento’ deriva dallo spagnolo pimiento (pepe),
che venne assegnato alla bacca quando sbarcò in Europa dalle Americhe. In
seguito la denominazione venne arricchita 'di Giamaica' per distinguere
il nuovo prodotto dal vecchio. Altre ricette qui
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FONTI
ILLUSTRAZIONE Da Il calendario dell'Avvento
di Paul Bommer (Cattia Salto
dicembre 2013) |