Il
castello di Coderone (castrum coderonis)
è sito in un luogo eccezionale, sia per la configurazione
energetica, sia per l'orientazione.
Il
toponimo deriva dalla voce codem,
che sta per sperone di costa montuosa, come il codex,
cioè il ceppo tagliato, che fa da sperone.
Il
luogo è elevato e l'orografia è stata mutata sia
da estrazioni di cava, sia da frane.
Attorno
allo sperone montuoso scorrono due canali, detti dialettalmente canao de' foestri
(canale
dei foresti, cioè i forestieri, quindi posto lungo una via
di traffico) e canao do diao
(cioè canale del diavolo). In cartografia i due corsi
d'acqua sono indicati come Fosso Canevella e Fosso di Sarron.
Come si arriva
Lo
sperone giace incassato in una valle stretta che è oggi
percorsa dalla Strada Litoranea delle Cinque Terre. Il castello
è visibile al viaggiatore che sale su detta arteria in alto
a destra prima di immettersi nella galleria che porta nel versante del
mare aperto sopra Riomaggiore,
la prima delle Cinque Terre. L'allineamento della valle è
diretto verso Est e consente di osservare il sorgere del Sole al
Solstizio d'estate, in prossimità del Passo del Cerretto,
sull'Appennino Tosco-emiliano, e la conoscenza di questa fenomeno
astronomico ci è resa palese dalla presenza di una
pietra-altare che si trova alla base del castrum,
con visuale aperta verso questa direzione azimutale.
Storia
Il
nucleo originale del castello, a forma quadra, è stato
posizionato al di sopra delle rocce da cui scaturivano le vie d'acqua.
Secondo alcuni documenti storici la costruzione del castello fu
iniziata dai Genovesi nel 1251, per sbarrare la via verso il
soprastante castello di Carpena, che era allora sottomesso ai Pisani.
La
costruzione a pianta quadrata fa pensare a un'opera di confraternite di
muratori legate ai Templari, e, strana coincidenza, accanto al castello
fu costruita anche una chiesa il cui titolo era Santa Maria Magdalena.
Ancora oggi, nella carta del Comune della Spezia, figura il toponimo
Santa Maria a fianco del Castello di Coderone.
Da
questo insieme di elementi si può dedurre che il sito di
Coderone sia stato nella preistoria un luogo sacro, mentre in seguito
fu un luogo fortificato, per il controllo strategico delle vie di
penetrazione nel territorio, attraverso le quali Pisa contendeva il
dominio della costa alla rivale Genova, attraverso le Podesterie dei
Signori di Carpena e di Vezzano, alleati dei Pisani. Si noti che nel
1241 Genova era in difficoltà per la sconfitta subita da
parte della flotta pisana all'isola del Giglio.
Caratteristiche Energetiche
Abbiamo
detto poc’anzi che nella preistoria era un luogo sacro e
questa sacralità è confermata dall’
osservazione della forma degli strati geologici posizionati in
verticale (come nelle vicine Cinque Terre e segnatamente lungo la Via
dell'Amore, luogo di attivazione in progress
di enzimi e quindi di ormoni), che indica appunto che vi fossero i
rivoli di una sorgente, le cui acque venivano convogliate nelle ampie
cisterne sottostanti.
Approssimandosi
al castello dall'alto della strada che conduce all'abitato di Biassa,
nel tratto in cui il sentiero è in discesa, si nota un
reperto di roccia, in parte naturale in parte scavato dall'uomo, che
sembra simile ad una scala, sormontato da un piccolo pianoro in cui
giace una pietra lunga, a forma di mira, che indica la direzione della
Costa Paradiso, cioè la Sella di Carpena, posta a fianco del
Monte Parodi (dal greco parodos,
cioè valico). (foto1)
Viene
da ipotizzare che con quel misuratore di direzione (settore NW) si
volesse controllare il moto di costellazioni che si muovevano nel cielo
notturno all'interno della sella. Una analisi in tal senso è
in corso di studio mediante l'utilizzo di sistemi di calcolo
computerizzato di archeoastronomia.
L’indagine
rabdomantica da me effettuata conferma questa ipotesi. Infatti lo
sciamano appoggiava le mani sulla punta della pietra (foto2) per entrare
nell’altra dimensione.
I
2 lati erano delle porte.
L’uomo
creava un flusso di energia a partenza dal chakra del cuore che aveva
la funzione di canalizzazione dell’universo. Se lo sciamano
invece alzava le mani, creava anche un flusso dalle mani stesse che
avevano la funzione di celebrazione dell’incontro, quasi
fosse un rituale. Infatti la bacchetta misura la stessa energia che
rileva in luoghi di celebrazione o feste…
Emerge
inoltre, dall'osservazione dei satelliti, che lo
sperone di Coderone è uno di quei particolari siti della
superficie terrestre in cui le emissioni sono sempre costanti,
cioè non variano né per la
stagionalità, né con le variazioni di
temperatura, né nel corso della durata del giorno e della
notte.
Si
tratta cioè di uno di quei punti della misteriosa
configurazione detta dal C.N.R. "a riccio di mare", in cui l'energia
della Terra arriva in superficie in condizioni sempre stabili
(definibili come punti di energia promordiale?).
Con
la bacchetta abbiamo rilevato effettivamente un quadrato nel terreno,
curiosamente allineato con la pietra orientata nell’area
prospiciente il castello stesso, inconfondibile nella sua misura sempre
costante, appunto (10 miliardi di energia!!) che corrisponde
all’energia del nucleo ferroso della terra.
Come I Templari usavano il sito
La
scoperta più
affascinante l’abbiamo fatta nell’area davanti alla
parete del castello, (foto3) su indicazione dell’Ing. Berti,
autorevole studioso di radiogeoestesia,
a cui va tutta la mia gratitudine.
Infatti
durante una sua esplorazione notò che nella parete
c’è un buco, come se mancasse un mattone, da cui
esce una energia potente e particolare.
Il
buco è allineato con una linea di forza sul terreno, che
viene chiamata sincronica (si rimanda la spiegazione agli studi
pertinenti in letteratura).
Abbiamo
quindi provato col Prof.Calzolari, coautore di
quest’articolo, a infilare la mano dentro.
Da
questo buco esce una energia che ha la funzione di aumentare la
capacità decisionale, e trasmettere messaggi chiari,
ufficiali, indiscutibili.
Infatti
è la stessa energia che la bacchetta rileva nelle stanze
adibite a cancelleria dei castelli
medievali, dove si spedivano appunto missive e bolle.
FLUSSO DI PURIFICAZIONE
Provammo
quindi a porci perpendicolarmente alla sincronica (linea in rosso) a
braccia aperte e il flusso di energia in cui fummo attraversati ha la
funzione di purificazione (= stesso significato delle vasche della
preistoria).
(foto4)
ENERGIA CHE AUMENTA IL POTERE
DECISIONALE
Ma
se invece ci mettevamo formando una catena umana, (foto5)
cioè a braccia aperte nel senso della sincronica con le mani
a contatto gli uni con gli altri, dove il primo aveva la mano inserita
nel buco quadrato, ricevevamo questa energia che aumentava la nostra
capacità decisionale.
E’
noto come i Cavalieri Templari, che con molta probabilità
erano di stazza in questo castello, sfruttavano le conoscenze sulle
forze telluriche benefiche, e il fatto che molti menhir si trovano in
vicinanze di fortificazioni templari, ne è la prova
più lampante.
Ma,francamente,
questa scoperta ci lascia senza parole, data la complessità
mirabile delle caratteristiche del luogo, già sicuramente
molto frequentato fin dai tempi della Preistoria, che va ad associarsi
ad altri siti presenti nell’area spezzina, testimoni di una
civiltà antica ricca di risorse umane ed energetiche.
Ecco
quindi, finalmente svelato il Mistero dei Templari!
Il comandante della legione aumentava la sua capacità di
comando e di assumere importanti decisioni infilando la mano nel buco e
la trasmetteva ai suoi soldati, dopo che si erano purificati ad opera
dell’energia della terra lungo la sincronica.
Ancora
una volta Madre Terra aiutava gli Umani.
E
questo i Templari lo sapevano bene…….
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