Giorgio Mainerio (Parma 1535-1582), è un personaggio a dir poco strano: sacerdote e mansionario nella cattedrale di Udine si aggiudicò nel 1576 il posto di maestro di cappella nel Duomo di Aquileia. Fu però anche indovino e adepto della magia o quanto meno studioso di scienze occulte (il tribunale dell'Inquisizione avviò un'indagine su di lui senza però giungere a prove conclusive per istruire il processo) IL PRIMO LIBRO DEI
BALLI Il libro, pubblicato nel 1578, raccoglie 22 balli scritti per fornire ai musicisti dell’epoca un prontuario di tutti i ritmi di danza disponibili, e arricchisce la musica popolare con abbellimenti e variazioni di matrice colta. Erano gli anni della moda delle raccolte a stampa di danze inaugurata nel 1529 dalla pubblicazione di Pierre Attaingnant. ASCOLTA Consort Veneto per ascoltare tutto il cd |
|||||||||||||||
UNGARESCA Una
melodia arcaica che
probabilmente veniva eseguita dai musicisti
zingari ambulanti forse in accompagnamento ad una delle tante
"danze delle spade" diffuse nel
medioevo con il termine di moresche. L'esecuzione era un tempo affidata
alla sola ghironda o alla zampogna che, con le loro tipiche note di
bordone, mantengono una linea di basso continuo accanto alla melodia. ASCOLTA Fabyr
mandola a nove corde ASCOLTA Alessandro Zolt inserisce man mano ghironda, musette
e scacciapensieri ASCOLTA Drolls
come probabilmente era suonata ai tempi durante le fiere e per i balli
del popolo SCHEDA DANZA Paese: Ungheria, Italia Musica: Mainerio
Giorgio in Il primo libro de' balli 1578 (raccolta
di canti e balli profani di origine e d'uso popolari). Danza del XVI
secolo che dallo stesso Mainerio
viene fatta risalire alle invasioni degli Ungari in Friuli Coreografia: popolare Tempo: 2/4 Disposizione: in cerchio, a coppie,
cavaliere all’interno, mani interne unite STRUTTURA A - B DESCRIZIONE Il passo base di questa danza è il passo doppio ossia quattro passi di seguito a partire in genere con il sinistro e con il quarto passo che chiude affiancandosi a piede in movimento. Per convenzione è contrassegnato con la lettera d. L'altro passo è quello della volta che si esegue in 4 tempi girando in senso orario (Vd) o in senso anti-orario (Vs). Per convenzione la volta è contrassegnata con la lettera V. Le coppie marciano in avanti sia in cerchio che in colonna eventualmente eseguendo un cambio di marcia dopo i primi due passi (mezzo giro e camminata all'indietro). Per la parte B si dispongono uno fronte all'altro e iniziano il passo con apertura a sinistra. Nella parte 13-24 le dame nella giravolta si spostano in avanti verso il nuovo cavaliere. La danza ricomincia con la nuova coppia e così all'infinito!! (volendo semplificare e facendo dei parallelismi con il bal folk si può affermare che l'ungaresca è la chappeloise del Medioevo…)
Da notare la somiglianza con la musica di una carola del XIII secolo dal titolo ‘Tempus adest floridum’ a sottolineare ulteriormente l'arcaicità della melodia. continua FONTI http://imslp.org/wiki/Il_Primo_Libro_de_Balli_(Mainerio,_Giorgio) |
|||||||||||||||
|