Privacy Policy Canti tradizionali di Natale: carols per bambini

associazione.gif

ARCHIVIO

CANTI NATALIZI

goldmusic.gif

GOOD KING WENCESLAS

John Mason Neale, 1818-1866

 

wenceslaus2Forse una delle canzoni natalizie piu' famose. Nel 1853, John Mason Neale scelse re Wenceslas come protagonista di una canzone per bambini sulla generosita'.

 

La musica era in origine un canto primaverile in latino: "Tempus adest floridum" (secolo XIII, di anonimo) e pubblicato per la prima volta nel 1582 in una collezione di canti religiosi svedesi.

Re Venceslao è realmente esistito ed era il Duca di Boemia, ucciso nel 929 da Boleslav, il suo fratello piu' giovane. Uomo gentile e generoso si convertì al Cristianesimo: la storia narra di un piccolo miracolo di Natale, a seguito della nota bontà del Re.

 

ASCOLTA Loreena McKennitt

ASCOLTA Blackmore's Night

 

Good King Wenceslas looked out,
On the Feast of Stephen,
When the snow lay round about,
Deep and crisp and even;
Brightly shone the moon that night,
though the frost was cruel
When a poor man came in sight,
Gathering winter fuel.

"Hither, page, and stand by me,
If though know it, telling,
Yonder peasant, who is he?"
Where and what his dwelling?
"Sire, he lives a good league hence,
Underneath the mountain;
Right against the forest fence,
By Saint Agnes' fountain."

"Bring me flesh, and bring me wine,
Bring me pine logs hither;
Thou and I will see him dine,
When we bear them thither."
Page and monarch, forth they went,
Forth they went together;
Thro' the rude wind's wild lament
And the bitter weather.

"Sire, the night is darker now,
And the wind blows stronger;
Fails my heart, I know not how,
I can go no longer."
"Mark my footsteps, my good page;
Tread thou in them boldly;
Though shalt find the winter's rage
Freeze thy blood less coldly."

In his master's steps he trod,
Where the snow lay dinted;
Heat was in the very sod
Which the Saint had printed.
Therefore, Christian men, be sure,
Wealth or rank possessing,
Ye who now will bless the poor,
Shall yourself find blessing.

 

TRADUZIONE ITALIANO

Il re Venceslao buono e gentile
A Santo Stefano guardò di là dal vetro
Mentre la neve come un mano sottile
Tutto copriva davanti e dietro
Splendeva alta la luna quella notte
Anche se il freddo era amaro come il fiele
Quando vide un pover’uomo fuori a mezzanotte Che raccoglieva legna per l’inverno crudele.

“Vieni qui e dimmi, o paggio
chi è quell’uomo la fuori da solo?
Dove sta andando e a cosa porta il suo viaggio? “Signore, egli non è altri che un boscaiolo, vive non lontano ma in un luogo deserto sotto la montagna, lontano dal paese proprio vicino alla siepe nel punto più erto accanto alla fontana di San’Agnese

”Portami della carne e anche del vino
io e te a casa sua ci recheremo,
portami anche dei ceppi di pino:
e tutti insieme un banchetto faremo”
E così il paggio e il signore di casa uscirono
E attraverso le gelide folate di vento
Per qualche miglio camminarono
Senza una parola, senza neanche un lamento

“Signore, la notte si è fatta più scura,
e il vento si è fatto più forte:
tremo e il mio cuore ha paura
temo di incontrare presto la morte”
“Segui i miei passi, mio buon paggio!
Nelle mie orme devi camminare
Non fermarti, fatti coraggio!
E il tuo sangue smetterà di gelare”

Seguendo del padrone le orme,
che incessanti solcavano la neve
si ristorò con quel calore enorme
che il santo lasciava sul manto lieve.
Perciò, sta tranquillo, tu che sei cristiano
Per quanto ricco tu sia
Colui che al povero da una mano
Troverà la salvezza nel messia

 

(Cattia Salto, integrazione dicembre 2012)

 


 

2.gif