WASSAILING FOR THE MUMPING DAYPer Natale e Capodanno nei paesi nordici è ancora viva l’usanza del Wassailing, il brindisi per festeggiare l’anno nuovo! In Inglese antico la frase “Waes Hael” significa “Buona Salute”ed è il nome dato alla coppa che contiene la bevanda del brindisi. Ai nostri giorni il wassail si prepara come un punch molto speziato a base di sidro, o anche un vin brulè, ma nel Medioevo il liquido principale doveva essere della birra calda o idromele. Al brindisi si accompagnavano delle strofe benaugurali cantate in coro o intonate da un solista e con un ritornello corale, così dai primi riti pagani per stimolare la fertilità degli alberi si passa alle visite benaugurali di porta in porta nei villaggi, che ripetevano le antiche strofe ed altre ne aggiungevano, alla salute dei padroni di casa e alla loro prosperità. |
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Nello Staffordshire il termine
utilizzato era semplicemente “a-gooding.” “In
some parts of the country the day is marked by a custom, among poor
persons, of going a gooding,
as it is termed—that is to say, making the round of the
parish in calling at the houses of their richer neighbours,
and begging a supply either of money or provisions to procure good
things, or the means of enjoying themselves at the approaching festival
of Christmas. …By a correspondent of Notes and Queries, in
1857, we are informed that the custom of ‘Gooding’
exists in full force in Staffordshire, where not only the old women and
widows, but representatives from every poor family in the parish, make
their rounds in quest of alms. The clergyman is expected to give a
shilling to each person, and at all houses a subsidy is looked for
either in money or kind. In some parts of the same county a sum of
money is collected from the wealthier inhabitants of the parish, and
placed in the hands of the clergyman and churchwardens, who on the
Sunday nearest to St. Thomas’s Day, distribute it in the
vestry under the name of ‘ St. Thomas’s
Dole.’ We learn also from an-other communication of the
writer just quoted, that at Harrington, in Worcestershire, it is
customary for children on St. Thomas’s Day to go round the
village begging for apples” (tratto da qui). I questuanti lasciavano in cambio dell’offerta, un rametto di agrifoglio o di vischio, oppure offrivano un sorso della bevanda preparata per il brindisi perpetuando così l’antica tradizione del wassailing cioè delle bevute benaugurali durante le festività natalizie. Così nell'immagine in "Carols Old and Carols New" (1916) che accompagna "The Wassail Song" altro nome di "Here we come a-wassailing" vediamo un gruppetto di fanciulli che portano un bastone decorato con dei rametti di sempreverde, uno di loro porta una piccola borsa ossia un cestino per le offerte e sulla soglia della casa vediamo arrivare il maggiordomo con il vassoio delle libagioni. |
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LA RICETTA DELLA GROLLA DELLA SALUTEDal wassailing
porta a porta, la grolla della salute entra nelle case sulla tavola di
Natale come bevanda per i commensali! Il nostro vin brulè è poca cosa rispetto alla tradizione vittoriana di bevande speziate per riscaldarsi nelle fredde giornate invernali! Più genericamente si possono definire come punch con vino speziato e servito fumante con l’aggiunta di chiodi di garofano infilzati nei limoni o nelle arance. Ma a seconda del vino utilizzato abbiamo “un Papa” se il rosso è un Borgogna, “un cardinale” con vino del Reno o champagne, “un vescovo” con il porto.. In particolare lo “smoking bishop” è citato nel racconto di Dickens “A Christmas Carol” la cui ricetta viene aggiunta nelle note per l’edizione del 1907 curata da Gordon Browne: si versa il vino rosso, caldo o freddo, sulle arance amare mature. Si riscalda con zucchero e spezie (chiodi di garofano, anice stellato e cannella) aggiunte a piacere. continua
Ecco
alcune ricette: Ingredienti:
2 litri di sidro di mele o succo di mela, 3 mele, 2 arance e la scorza
di 1/2 limone, steccate con i chiodi di garofano, 100 g di zucchero di
canna, 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere, 3 cucchiaini di
cannella o se preferite aggiungete 2 stecche di cannella, 1/2
cucchiaino di zenzero macinato (io lo metto dappertutto), 25 cl di
cherry secco o brandy (se si vuole alcolica) Io
ho la stufa e quindi d’inverno è
l’ideale per le lunghe cotture a fuoco lento! Potete provare
con il forno mettendo mele e spezie in una teglia. Mescolare
il sidro di mele con lo zucchero (se avete per casa una bottiglietta di
succo di frutta aggiungetela pure, va proprio bene qualunque tipo di
succo dall’ananas al mirtillo per intenderci) che si sciolga
bene e quindi tutte le altre spezie. Pulire le mele, privatele del
torsolo e tagliatele a dadini e buttare pure quelle nella pentola,
chiudere e lasciare cuocere piano piano
per un paio d’ore, ma anche tre. Fino a che le mele si sono
spappolate tutte (eventualmente frullare). Aggiungere il liquore, la
scorza di limone e le arance steccate e fate cuocere tutto a fuoco
lento per altri quindici minuti. Servire caldo con le arance che
galleggiano! Viene
una cosa sciropposa e saporita che riempie la casa di un delizioso
profumo! La seconda ricetta è con la birra però non l’ho provata e quindi fatemi sapere se funziona! Ingredienti: 2 litri di birra scura, Mezza tazza di zucchero, Un quarto di tazza di spezie miste (cannella, chiodi garofano), 2 o 3 piccole mele zuccherine tagliate, 1 tazza di succo d’arancia, Succo di 2 limoni. Mescolare tutti gli ingredienti e mettere sul fuoco basso, prima che inizi a bollire, togliere dal fuoco e montare la crema con un frullino. |
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GLOUCHESTERSHIRE WASSAIL vedi |
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