LE CANZONI CELTICHE |
|
SONG
COMPOSED IN AUGUST Melodia tradizionale scozzese Questa canzone è stata scritta interamente da Robert Burns nel 1783 ed è nota anche con il nome di "Now westlin winds" ma anche più genericamente come "Peggy" dal nome della fanciulla alla quale la canzone è dedicata (un'infatuazione giovanile tale Peggy Thomson di Kirkoswald). La sua particolarità è di essere una delle prime poesie composte da Robbie, scritta probabilmente quando aveva 17 anni e riportata nel suo primo "Commonplace Book" una sorta di diario iniziato nell'aprile del 1783 (solo per la prima strofa sotto il titolo di "Harvest, a fragment" il nome della donna nel libretto è indicato con un asterisco che sta per Jean Armour). La canzone compare nella raccolta di poesie "Kilmarnock" (1786) in stesura completa abbinata alla melodia "Port Gordon" e poi parzialmente modificata per la pubblicazione nel "The Musical Museum Scots" (vol. IV, 1792, n. 351 con la melodia ‘Come kiss wi’ me, come clap wi’ me’. Ma questo ha generato una confusione in merito perchè la melodia standard è quella detta "I had a horse, I had nae mair" (vedi) ASCOLTA
la melodia "Port
Gordon" dal libro per
liuto di Sir Robert Gordon (1628) Una canzone d'amore sbocciata all'inizio d'autunno, che in Scozia coincide con il "Twelfth Glorious", il 12 agosto, il giorno d'apertura della caccia alla pernice. L'opinione di Robbie in merito alla caccia venatoria è nota e ribadita anche nelle sue lettere (4 maggio 1789 lettera all'amico Alexander Cunningham): 'I have just put the last hand
to a little Poem, which I think will be something to your taste. One
morning lately as I was out pretty early in the fields sowing some
grass seeds, I heard the burst of a shot from a neighbouring
Plantation, and presently a poor little wounded hare came crippling by
me. You will guess my indignation at the inhuman fellow, who could
shoot a hare at this season when they all of them have young ones; and
it gave me no little gloomy satisfaction to see the poor injured
creature escape him. Indeed there is something in all that multiform
business of destroying our sport individuals in the animal creation
that do not injure us materially, that I could never reconcile to my
ideas of native Virtue and Eternal Right' Di certo egli non era un uomo che apprezzava la caccia come sport, e quindi trovo poco credibile che, nei suoi versi, abbia voluto paragone la caccia sportiva e quella amorosa: Peggy non era un uccellino indifeso sacrificato alla lussuria dell'uomo cacciatore! Piuttosto a mio avviso, trovandosi innamorato della fanciulla, proprio nella stagione in cui si da inizio alla caccia venatoria, Robbie ha voluto cogliere l'occasione per deplorare tale pratica. Dopo che il poeta descrive, con perizia, tanti e vari uccellini allegri e spensierati nel loro rispettivo habitat, ecco che, nella III strofa, arriva il cacciatore e li impallina! E' il fascino di una natura giunta a maturazione e
così cara al contadino perchè
è arrivata l'ora di coglierne i frutti, a prevale come
similitudine; così doveva essere la cara Peggy rigogliosa e
matura al punto giusto per essere gustata dal poeta. |
|
|
|
(Cattia Salto agosto 2013) |