DOUCE
DAME JOLIE Guillaume de Machaut (1300-1377) fu canonico della
Cattedrale di Rheims,
ricordato come massimo esponente dell'Ars Nova (il
nuovo modo di fare musica che arrivava da Parigi) e sommo
compositore di viralais.
Il virelai era una
musica da danza tipicamente medievale, ma il nuovo clima culturale apre
i confini della musica e anche chi come Guillaume di professione
è sacerdote, finisce per scrivere composizioni d'amore. IL
VIRELAI La
forma musicale del brano analizzato è il virelai ossia una danza in voga
tra il 1200 e la fine del 1300, diffusa in terra francese, italiana e
spagnola, sia d'ambito sacro che profano. Il virelai
è la poesia dei Trovieri del Nord Francese come l'estampida è la poesia
dei Trobadori dell'Occitania, ma è anche
la poesia della laudi italiane e dei canti di pellegrinaggio. Si ipotizza che essendo una danza abbinata a testi sull'amor cortese si sia configurata come una danza di corteggiamento ballata dalla coppia; ma come canto sacro e come forma di ballo per il tripudio dei fedeli è più probabile una configurazione in cerchio come evoluzione della carola. Alcuni ritengono che il temine virelai significhi musica di Vire (ossia musica normanna) altri invece che derivi dal verbo virer che significa torcere e quindi ipotizzano una ricostruzione della danza basandola proprio sul cambio alternato del fronte. In realtà l'origine del virelai è ignota e piuttosto la sua caratteristica sta nella struttura del canto. (nella miniatura i danzatori alternati uomo-donna, sono disposti presumibilmente in cerchio con il fronte però rivolto all'esterno. Invece di tenersi per mano reggono un drappo per le estremità) |
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GUIDA
ALL'ASCOLTO Dal punto di vista musicale il virelai in lingua d'oil (il francese antico) Douce dame Jolie è formato da tre stanze con schema Abba con refrain e volta che portano lo stesso tempo ed è simile alla ballata che si sviluppa sempre nel Trecento in Italia. Ci sono quindi solo due idee musicali, ritornello e volta (idea A), strofa (idea B) ma il ritornello era di solito affidato al coro mentre strofa e volta erano cantate dalla voce solista, così la voce solista anticipava nella volta (a) il tema musicale del ritornello ripetuto dal coro (A). A questa tessitura musicale vocale si aggiungono gli strumenti musicali, non solo in accompagnamento al canto come per le monodie dell'anno mille, bensì come terzo elemento a cui affidare preludi e variazioni e anche il giro del ritornello. Una stupefacente varietà melodica rispetto al secolo precedente!! Il tema trattato è sempre l'amor cortese dei trovatori o trovieri (a secondo se cantavano in langue d'oc o d'oil), che erano non solo musicisti di professione, ma anche gli stessi fruitori cioè grandi feudatari e signori e le loro dame. ASCOLTA Annwn in Orbis Alia 2007 (la versione più cliccata)
ASCOLTA Elthin
in Musica Ioculatorum
2013 E per capire la modernità dell'Ars Nova e dei suoi ritmi sincopati ecco le versioni Medieval-rock o neo medieval music (ne scelgo tre tra i tanti gruppi) ASCOLTA Corvus Corax (mitici!) ASCOLTA Saltatio Mortis
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I
stanza III stanza |
TRADUZIONE ITALIANO
(tratta da qui) |
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2) l'amor cortese si potrebbe definire un rapporto masochistico ante-litteram in cui l'uomo si sottomette alla donna-sovrana, ma sull'amor cortese è stato scritto di tutto e di più perciò a ognuno la sua idea vedi TRADUZIONE
IN INGLESE (letterale) IPOTESI
DI RICOSTRUZIONE
DELLA DANZA Le movenze della virelai
si mostrano relativamente semplici, affini a quelle dei balli di coppia
a fronte con l'aggiunta di un elemento caratteristico che si
può evincere facilmente dallo stesso nome della danza: Virelai infatti, deriva dal
verbo francese virer che significa torcere. Indica quindi una
danza con torsione, caratteristica che si riferisce prevalentemente ad
un particolare movimento contrario del busto, che riflette un passo
generalmente caratteristico per quanto riguarda il Valzer o il ballo
lento.. La Virelai si balla dunque in
coppia frontalmente effettuando alternatamente, tra saltelli e passi di
tipo strisciato, una rotazione seguita da un passo eseguito
più corto, lungo la linea di ballo diagonale, in torsione
cioè col movimento contrario del corpo in posizione eretta,
morbida ma accentuata, collegata alla continuità della
rotazione del precedente passo.(tratto da qui) La melodia ricorda l'andamento ripetuto e ossessivo delle danze bretoni così potrebbe aver alternato la forma del circolo e della catena FONTI |
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(Cattia
Salto ottobre 2014) |
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