RIDDLE SONGS Il “contrasto” tra innamorati, basato sui “compiti o enigmi impossibili” è un filone fiorente nella balladry anglosassone: da "The Elfin Knight" a "Captain Wedderburg" passando per "Riddles Wisely Expounded". |
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La prima data del testo risale al 1430 circa (British Museum -- Sloane MS. 2593, "I have a yong suster") ed è antecedente o quantomeno contemporaneo al "The Devil's Nine Questions" (vedi) trovato trascritto sempre in un manoscritto del 1450 circa. La ballata si ritrova anche in molte Nursery Song ottocentesche con i titoli di: Perrie, Merrie, Dixie, Dominie, I have four sisters beyond the sea, I had Four Brothers Over the Sea, My true love lives far from me, dove dall'innamorata oltremare che manda doni "enigmatici" si passa alle quattro sorelle, ai quattro fratelli o ai quattro cugini. In effetti la canzone si presta ad essere cantata per i bambini, sia come ninna - nanna che come gioco-indovinello in cui i bambini cantano le risposte insieme alla mamma. |
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Nella
nursery rhyme
"I had
four brothers over
the sea" i
quattro fratelli portano: a goose
without a bone, a cherry without a stone, a blanket
without a thread, a book that no man could read,
cioè un uovo, un ciliegio, una pecora da tosare e una
matrice tipografica da stampare. |
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La versione più diffusa negli Stati Uniti e nel Canada è una "modernizzazione" della ballata medievale "I have a yong suster" un romantico giro di parole per fare una dichiarazione d'amore! |
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La canzone è contenuta nel Fitzwilliam Virginal Book (anche detto Queen Elizabeth's Virginal Book anche se in realtà la regina Elisabetta non ha mai posseduto il manoscritto) una collezione di musiche da danza databile agli inizi del 1600. Si ritrova anche nel canovaccio del Brimington Mummers' Play [Derbyshire, 1862] che i Mummers rappresentavano durante le celebrazioni natalizie (vedi) Con
il titolo di Go no More a-Rushing
la melodia era probabilmente già popolare all'epoca della
Regina Elisabetta I (composta o arrangiata da William Byrd) e si ritrova in varie
versioni in manoscritti del XVI e XVII secolo.
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(Cattia Salto marzo 2014) |
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