SAN NICOLA:
IL VECCHIO BABBO NATALE L'Old Nick della carola "Christmas is coming" americanizzato in Santa Claus, aveva il suo giorno nel calendario dell'Avvento al 6 dicembre. Una figura sincretica che unisce antichissime tradizioni con quelle "moderne" improntate al consumismo, da vescovo è diventato un buffo e grasso vecchietto dalla barba bianca e vestito assurdamente di rosso. Come tutti sanno il Babbo Natale inglese (Santa Klaus) è la storpiatura dall'olandese 'Sinter klaas', per San Nicola, sbarcato nel XVII secolo negli Stati Uniti con gli immigrati dai Paesi Bassi (quando New York si chiamava Nieuw Amsterdam). E però nell'Ottocento con la poesiola A Visit from St. Nicholas pubblicata in forma anonima nel 1823, ma attribuita nel 1838 a Clement Clarke Moore, che Nick si rifà il look e porta i doni ai bambini alla vigilia di Natale e non più il 6 dicembre. |
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TWAS THE
NIGHT BEFORE CHRISTMAS La
poesia descrive la vigilia di natale con i bambini a letto dopo aver
lasciato le calze appese al camino in attesa della visita di San
Nicola; il quale arriva sul tetto con tanto di slitta e renne volanti
tutto rubicondo e con la lunga barba bianca. San
Nicola spogliato dai paramenti vescovili è raffigurato come
un bonario e grasso gnomo con una calda pelliccia color castoro e un
cappello da montanaro da Jessie Willcox Smith.(1912). Jessie Willcox Smith o
come un arzillo folletto vestito con una palandrana rossa imbottita da
una calda pelliccia bianca e con un berretto sempre rosso e a punta dal
visionario Arthur Rackham. Arthur
Rackham |
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LO SPIRITO DEL NATALELa figura del buon Vescovo cristiano Nicola aveva già a sua volta ereditato le vecchie tradizioni del Midwinter celtico e norreno, contaminate a loro volta dai Saturnalia romani. Era l'Odino oscuro sul suo cavallo bianco che volava nei cieli invernali e guidava la caccia infernale, che unendosi a San Nicola divenne il più amato e conosciuto spirito del Natale. E' lo spirito del Natale che festeggia la sua epifania e che troviamo traslato nel nostro Carnevale (perchè gli aspetti più sfrenati dei Saturnalia non si confacevano alla festa del Natale di Gesù!). Con la barba bianca e fluente, indossa abiti lunghi riccamente intessuti e una sopravveste con cappuccio, spesso bordata di pelliccia. E' lo Spirito del Natale Presente, come interpretato da Charles Dickens nel suo "A Christmas Carol". Cavalca a volte un cavallo bianco, o un asino bianco, ma anche, come raffigurato da Paul Bommer una capra bianca (vedi)! Fu proprio Thomas Nast,
bavarese d'origine che nel 1863 disegnò
per l'"Harper's Weekly"
di New York i caratteri salienti di quello
che diventerà il leggendario Babbo
Natale: l'arzillo vecchietto grasso e rubicondo, con folta
barba bianca e con il vestito bordato di pelliccia. E' un pacioso
vecchietto dalla pancia extra-large con indosso una giubba di colore
non ben definito (essendo le sue illustrazioni in bianco e nero) ma
abbinata a una grossa e vistosa cintura. Tra l'altro fu proprio Nast a definire tutta la
leggenda del Natale e a stabilire definitivamente la residenza di Babbo
Natale al Polo Nord (era il 1866), con annessa fabbrica di giocattoli Tutti i suoi disegni su Babbo Natale vennero raccolti in un libro intitolato "Christmas Drawings" (1889) (qui) Pochi anni dopo la pubblicazione della grande tavola "Santa Claus and His Works" a doppia pagina sull'Harper’s Weekly del 25 dicembre 1866 Nast illustra l'omonimo libretto scritto da George Webster con delle belle immagini a colori e un Babbo Natale in rosso. Per concludere, se solo occasionalmente Babbo Natale era stato disegnato in rosso, ma anche in blu, verde e marrone, possiamo affermare che il trend agli inizi del Novecento propendeva già per il costume in rosso, così molto probabilmente fu la Coca Cola tra gli anni 20 e 30 ad avere l'ultima parola sulla sua immagine! |
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FONTI ILLUSTRAZIONE http://paulbommer.blogspot.it/2010/12/advent-calendar-10th-dec-old-father.html (Cattia Salto dicembre 2013, integrazione dicembre 2014) articolo trasferito nel BLOG Terre Celtiche con ulteriori integrazioni |
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