L'AMANTE
DEMONE
Il
tema del soprannaturale è spesso affrontato nelle antiche
ballate d'Europa collegato con promesse e giuramenti fatti davanti a
Dio non rispettati o fatti per l'eternità e in particolare in campo amoroso. Un
storia tipica ben delineata in molte ballate è la seguente: due innamorati si giurano
amore eterno sia in vita che nella morte, la coppia viene separata e
l'uomo muore all'insaputa della donna. Disperata perchè il suo
innamorato è ancora lontano, la donna decide di compiere un
incantesimo per imporre all'amante il ritorno. Così l'uomo
arriva di notte a cavallo e la porta con sé, all'inizio lei
non ha paura ma poi inizia a preoccuparsi, giunti davanti alla tomba di
un cimitero l'uomo le ordina di entrarci dentro, la donna prende tempo
e riesce a fuggire, oppure entra anche lei nella tomba.
REVENANTS
In francese la parola revenant conserva un
duplice significato quello primario è di «anima che torna
dall’altro mondo sotto un’apparenza fisica»,
l’altro è «fantasma» «apparizione di un
morto». Possiedono quindi una duplice natura e si presentano come
entità corporee (con le stesse sembianze che avevano in vita o
anche di qualche animale o sotto forma di scheletri) oppure incorporee
come fantasmi.
Nel folklore europeo i revenats sono anime che mantengono la loro forma
materiale, la personalità e i sentimenti di quando erano in
vita. E’ una concezione materiale delle anime dei morti che si
manifesta nelle credenze e usanze funerarie di buona parte
d’Europa. I revenants sono per lo più anime in pena,
compresi quanti son deceduti di morte violenta o accidentale
(assassinati, annegati…) o richiamate dall’affetto dei
vivi che li piangono troppo. In alcune tradizioni tuttavia i revenants
sono anime dannate come i vampiri e i non-morti ovvero schiere
infernali e demoniache.
REQUIESCANT IN PACE
Una credenza popolare molto antica è
quella che i morti devono essere lasciati in pace: Dopo il lutto di un
anno in cui chi è rimasto si prende il tempo per il pianto e il
dolore, la vita deve continuare altrimenti il fantasma del defunto
viene strappato dalla tomba ed è costretto a vagare per la
terra: è uno spettro che tormenta solo la persona che lo ama e
solo durante la notte, perchè allo spuntar dell’alba
ritorna nel sepolcro; eppure la sua presenza è così
dolorosa per l’innamorato vivente che finisce per portarlo alla
tomba: nelle ballate il fantasma ammonisce che lo scambio di un bacio
tra di loro, è foriero di morte. A volte è il vivo a
chiedere il bacio al morto, altre volte è il morto a pretenderlo
dal vivo, ma più spesso è il fantasma a consolare il
vivente. Il tema dell’amore oltre la morte che un tempo e anche
oggi non esitiamo a definire malsano al limite della necrofilia,
divenne invece per i poeti romantici il non plus ultra del sentimento,
parallelamente al tema della “sepoltura lacrimata“,
cioè la speranza di essere compianto, ed è proprio nelle
lacrime che bagnano il sepolcro che si perpetua il legame con il mondo
dei vivi.
LENORE
Nel 1773 Gottfried August Bürger publica "Lenore" una prefigurazione
di un tema caro al romanticismo gotico: quello del vampiro.
La tradizione folkloristica radicata nei Balcani colloca il vampiro tra
i revenants,
una creatura ritornata dalla morte, un non-morto. Nel Settecento il
vampirismo venne analizzato dal punto di vista scientifico, ma fu la
fascinazione romantica a trasformare i casi clinici in creature
maledette prefigurandole nella poesia, prima che il romanzo The Vampyr di Polidori (1819), ci consegnasse
il primo vampiro letterario: un pallido, triste e perverso eroe
byroniano.
Infatti l'uomo ritornato della
ballata "Lenore"
più che uno spettro era un amante
demone e perciò più simile al vampiro,
in Ungheria è soprannominato lidérc (un
incubo) uno spirito richiamato dal dolore umano, che si nutre
dell'amore e del dolore di un uomo o di una donna che piange la morte
del proprio amante. Lenore
attendeva invano il ritorno del suo innamorato dalla guerra, ma lui era
morto su un lontano campo di battaglia: passava le notti a piangere
insonne a chiedere al suo amante di tornare, e invocava la morte come
un sollievo! Ma in una notte di luna piena fu un cavaliere a cavallo ad
andare a prenderla con la promessa di portarla nel loro letto nunziale: l'uomo aveva le
sembianze del suo innamorato tuttavia ero lo spirito di un demone che
la stava portando verso la tomba, il suo tempo era limitato alla notte
e sarebbe scomparso all'alba al primo canto del gallo.
NIGHT VISITING
Nella tradizione popolare sono molto
numerose le ballate dette “night-visiting” in cui
l’amante bussa alla finestra della fidanzata e viene fatto
entrare nella camera da letto nottetempo. Alcune di esse aggiungono un
tocco “macabro” trattandosi della visita di un revenant
ossia di un fantasma fin troppo in carne!!
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ASCOLTA “Fair Margaret and Sweet William” continua
ASCOLTA “The Grey
Cock” la forma più antica è quella che si rifà al genere della poesia
cortese medievale ovvero alla lirica trobadorica e troviera nella
particolare forma dell’aubade (Il canto dell’alba) e che solo in tempi
più recenti si sia contaminata con una ghost story continua
ASCOLTA "House Carpenter" continua
ASCOLTA "She moved through the fair" continua
ASCOLTA "The Suffolk Miracle": nella storia c'è il dettaglio inqietante del fazzoletto di tela olandese (Holland Handkerchief) continua
ASCOLTA “Sweet William’s Ghost” continua
ASCOLTA "The Unquiet Grave" continua
ASCOLTA "The Wife of Usher's Well"la moglie del Pozzo di Usher e i suoi tre figli continua
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