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TEMPUS EST IOCUNDUM Anonimo, XIII secolo Il brano è contenuto nella raccolta dei Carmina Burana ovvero il Codex Buranus proveniente dal convento di Benedikbeuern (Baviera). Si tratta di una mole imponente di canti di natura goliardica e per lo più in latino ad opera dei clerici vagantes ossia degli studenti che si trasferivano nelle grandi città sedi delle Università del tempo per conseguire il dottorato: come tutti i giovani relativamente benestanti e privilegiati, fuori dal controllo genitoriale e non ancora responsabilizzati ai doveri della età adulta, la propensione allo studio era inversamente proporzionale al desiderio di divertirsi … Il testo è un inno al risveglio primaverile dei sensi, con il giovane gaudente che arde dal desiderio sessuale per una giovane verginella, infatti la rosa delle rose a cui brama non è un fiore in senso botanico. Solo di una cinquantina dei Carmina Burana è riportata la linea melodica del canto secondo la scrittura neumatica (mancante quindi delle indicazioni sul ritmo e l'armonia), per cui gli arrangiamenti musicali sono sempre delle interpretazioni più che delle riproposizioni filologiche tra queste, quella di Carl Orff è forse la più famosa ASCOLTA
Ensemble Oni
Wytars and
Ensemble Unicorn |
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RIT Oh - oh, totus
floreo, Tempus est
jocundum, o virgines
RIT
RIT
RIT
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TRADUZIONE ITALIANO Oh! Oh! Tutto in fiore sto e di un amore virginale tutto brucio nuovo, nuovo amore, mi farà morire Giunto è il tempo felice, o vergini insieme con noi godete, voi giovani L'usignolo canta si dolcemente e lo si ode modulare e io dentro brucio Delle ragazze è il fiore ciò che amo e la rosa delle rose quella che spesso vedo La promessa mi dà coraggio il rifiuto mi raffredda la verginità mi stuzzica l'ingenuità mi facilita Taci, usignolo, per un momento Sorgi, canzone, dal petto In inverno l'uomo è svogliato L'animo della primavera rende lascivi Vieni mia padroncina con gioia Vieni, vieni bella. Sto già morendo |
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(Cattia Salto, marzo 2013) |
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