NECROPOLI
ROMANA
A LIVORNO
FERRARIS
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Tra i reperti degni di nota sono
un vasetto in invetriata verde e una ciotola in vetro costolato, alcune
collane in vetro soffiato e colorato, un giocattolo a forma di papera,
un anellino con la scritta “Felix”; e tra le
numerose monete: una di Tiberio, dopo la divinizzazione di Augusto, ed
una con la scritta greca, avvalorante l’ipotesi che il sito
fosse ubicato su una strada percorsa oltre che da soldati anche da
mercanti. Sulla base di questi ritrovamenti e considerando che le terre
intorno sono condotte da coltivatori delle vicine cascina,
giurisdizionalmente sotto il comune di Bianzè, non
è da disdegnare lipotesi che il ritrovamento di
un’ara votiva dedicata a Giove Ottimo Massimo “nei
pressi di Bianzè” (senza ulteriori e
più precise indicazioni) inizialmente murato
nell’atrio del palazzo comunale ed ora la museo Leone di
Vercelli, possa essere avvenuto proprio nella nostra zona (tratto da Giuliano Giovanni
Franco “Santa Maria d’Isana” 2006 vedi) |