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LE SACERDOTESSE CELTICHE

bride-fuoco.jpg

Onore a Birgit che con tre volti
Protegge il fuoco e l’isola posta
in mezzo al petto della marea

(Fryda Rota)

 

Ci sono tante "Brigide" nella mitologia celtica, in italiano il nome si traduce come "Brigitta", oppure alla francese "Brigitte", ma anche Brigida. Se si va a cercarne il significato, leggiamo frasi di questo tipo. "Deriva dal celtico Brighid, che significa "alta, forte, potente"; è un nome assai diffuso in Svezia e in Irlanda. Nella mitologia irlandese era dea della poesia e della saggezza, la figlia del dio del fuoco." (tratto da qui)

 

Così in Irlanda Brigit era la figlia del Dagda (il dio buono) dea della poesia e della profezia una divinità ricorrente nel pantheon celtico come la Belisama gallica o la Brigantia britannica, prima maestra di civiltà, ispiratrice delle facoltà artistiche, poetiche e tecniche. Una dea molto antica appartenente ad un epoca remota in cui i Celti veneravano le divinità femminili più di quelle maschili, quando la conoscenza (medicina, agricoltura, ispirazione) era di diritto esclusivo delle donne.

 

Brigit o Bride, la Dea del Fuoco, era una triplice dea o una Matres (a ulteriore riconferma della sua discendenza dalla dea madre paleolitica) collegata alla funzione sacerdotale: In Brigida tutto odora di magia e di conoscenze arcane, di potere della parola e dei gesti, di luna della preveggenza .. di senso sacro dell'arte della vita al femminile. (continua)

SANTA BRIGIDA DI KILDARE?

Figura discussa quella di Santa Brigida d'Irlanda (450 circa - 525 o 528), l'unico dato certo è la presenza a Cill Dara di una grande comunità monastica femminile (con una Badessa a comandare), la cui cattedrale è descritta accuratamente nel VII secolo nella "Vita sanctae Brigidae" da Cogitosus, il suo unico biografo. Tutto il resto è leggenda.. la Brigida di Kildare è  forse stata una druidessa "infiltratasi" nel cristianesimo monastico alle soglie del Medioevo?

La storia ci dice che nel monastero venne conservato per alcuni secoli un culto del fuoco, ritenuto poi troppo in odore di paganesimo dai vescovi anglo-normanni arrivati subito a ruota dopo la conquista anglo-normanna ( XIII secolo) e prontamente spento: il fuoco in onore a Brigida era mantenuto perpetuamente acceso da diciannove monache. Ogni suora a turno vegliava sul fuoco per un’intera giornata di un ciclo di venti giorni; quando giungeva il turno della diciannovesima suora si doveva pronunciare la formula rituale “Bridget proteggi il tuo fuoco. Questa è la tua notte”. Il ventesimo giorno si diceva fosse la stessa Brigida a tenere miracolosamente acceso il fuoco

"Within a fenced enclosure at St Brigid’s Abbey of Kildare (or Cill Dara, the Church of the Oak), which no man was permitted to enter, there was kept alive a sacred fire. From St Brigid onward it was tended by nineteen nuns, each being responsible for a day at a time. On the eve of the twentieth day the last nun would place logs by the fire with the prayer: ‘Brigid, guard your fire, this is your night.’ And so she would. (tratto da qui)

 

62d51a7b5f2a348a027ab95620b9cdce.jpgSanta Brigida è raffigurata nell'iconografia cristiana come la versione al femminile di San Patrizio (senza barba ovviamente) ossia è un vescovo con tanto di pallio e pastorale che tiene in mano la croce di Bride al posto della croce celtica -ma il simbolo solare è identico. Più spesso è raffigurata con l'abito monastico agostiniano (tunica bianca con cappa marrone, talvolta è completamente in abito scuro), in Italia però al posto della croce compare un giglio (evidentemente per sottolinearne la verginità e la purezza). Ovviamente sono immagini ben più tristi delle versioni celtiche della dea, con i capelli nascosti dal soggolo dell'ordine e i visi ascetici al limite dell'anoressia!

 

E' tuttavia una santa lontana dai misticismi estatici, più concreta e terrena che operava tra la gente con i suoi miracoli "domestici" (evidentemente non erano ancora i tempi delle monache di clausura): moltiplicava il latte e il burro, trasformava l'acqua in birra, guariva gli ammalati con l'acqua del suo pozzo.. è stata però disconosciuta dalla Chiesa Romana che ha da tempo cancellato la sua santificazione (ma che non ha visto diminuire la sua devozione popolare e non solo in Irlanda).
L'inno a Brigida cantava: "Brigida, donna meravigliosa, fiamma improvvisa, fa che il fiero, splendido sole ci conduca all'ultimo regno."

continua

LE SACERDOTESSE DEL CULTO DELLA LUNA

hygeia.jpgA Kildare druidesse vergini chiamate kelle (la domanda sorge spontanea ma anche i druidi maschi erano vergini?) celebravano in epoche proto-storiche i loro rituali dedicati alla dea del fuoco (ovvero la Luna - Belisama la splendente) in un santuario raccolto intorno ad un pozzo sacro..

This ritual survived from ancient times when nineteen vestal virgins, or kelle, had tended the flame. They were virgins, though, in a much looser sense than their successors. On occasion they would take male pilgrims into their beds and conceive children by them. These children were given the surname ‘Kelly’ and supported by Brigid’s community. It’s doubtful that the Christian nuns continued this practice, but curiously many churches dedicated to St Brigid supported families named Kelly or O’Kelly until modern times, paying them all baptismal fees." (tratto da qui)

Per quanto riguarda il discorso sulla verginità delle custodi del fuoco sacro, sappiamo che presso i romani le vestali dovevano essere "pure" ma i celti erano più elastici in merito: la purezza ad esempio si poteva ripristinare con una serie di deambulazioni intorno al pozzo sacro; quello che mi preme sottolineare sono i diversi significati culturali della parola verginità. In molte altre culture ben più documentate come quella greca e fenicia sappiamo per certo di prostitute sacre (ma anche prostituti), ovvero donne consacrate alla divinità, che vivevano nei santuari per periodi più o meno lunghi e che si congiungevano carnalmente con i fedeli in visita al tempio.. Così tra la verginità assoluta e la sessualità rituale doveva esserci probabilmente una via di mezzo o meglio diverse sfere di competenza.. Così tra la verginità assoluta e la sessualità rituale doveva esserci probabilmente una via di mezzo o meglio diverse sfere di competenza.. Le sacerdotesse celtiche della luna molto probabilmente si univano sessualmente con il re durante le grandi feste consacrate (e in Irlanda ogni nobile con un po' di terra e di uomini al suo comando si proclamava re!).

DRUIDESSE?

Tacito nei suoi Annales, XIV, 29-30 narra della battaglia combattuta nel 61 d.C. sull’Isola di Mona (l’odierna Isola Anglesey) in cui i Romani, guidati da Svetonio Paolino, distrussero il Sacro centro dei Druidi di Britannia. Tacito descrive delle donne vestite di scuro con i lunghi capelli sciolti al vento con in mano delle fiaccole. Certo nella descrizione sembrano più delle "furie" invasate, ma i Romani non erano certo andati lì per fare conversazione!

bandrui.jpgI Romani le chiamavano “druidesse” perchè ricoprivano una funzione ben documentata tra i druidi fin dalle origini cioè la divinazione (vaticinio); non possiamo essere certi che avessero accesso a tutte le funzioni proprie dei Druidi di certo predicevano il futuro ovvero erano degli oracoli, e man mano che l'ordine druidico si disfaceva e la società si romanizzava furono considerate delle maghe, indovine, fattucchiere..

 

Pomponio Mela, geografo romano del I secolo d.C., parla nel suo De Chorographia di nove sacerdotesse dette Gallizenae, votate alla verginità, che vivevano sull'isola di Sena di fronte alla Pointe du Raz, sulla costa occidentale dell' Armorica (oggi Ile de Sein nella Bretagna sud-occidentale, Francia) Queste donne erano ordinate in tre diverse categorie. La categoria di minore autorità era quella delle Sacerdotesse che vivevano recluse sull’Isola e avevano fatto voto di castità perenne, svolgevano il compito di alimentare il sacro fuoco in onore alla dea cui erano consacrate; la seconda categoria di Sacerdotesse aveva il permesso di sposarsi ma doveva comunque rimanere per lo più all’interno del santuario: esse potevano parlare con la gente e compiere profezie e, secondo Mela, leggevano il futuro sulle foglie del vischio; le sacerdotesse della classe più alta invece accedevano al loro ruolo solo dopo molti anni di studio e un rito di passaggio, potevano circolare liberamente e avevano il compito di mantenere vive le tradizioni religiose, praticavano l’astrologia e leggevano il futuro osservando le vittime dei sacrifici umani; Sempre Pomponio Mela le più potenti tra loro avevano il potere di comandare i venti e le tempeste, di trasformarsi in uccelli e di curare le malattie più terribili; queste donne erano riverite come divinità dal popolo, potevano dominare la magia delle pietre e delle erbe curative, preparavano i moribondi a una dolce morte, e si occupavano delle nascite e degli incantesimi d’amore.

BRIGIDA BANDRUIR

sulis.jpgCosì la nostra Brigida sacerdotessa della Luna di Kildare, fu una banfaith (donna-indovino) e una banfile (donna-poeta) e visse come tante altre donne con il dono della veggenza (dotate di grande energia psichica); in una Europa non ancora completamente cristianizzata e controllata dalla nuova religione, in una società non ancora completamente omocentrica, lei e le sue sorelle del continente vivevano nelle foreste, lontano dalle città, nei pressi di pozzi sacri, acque sorgive, polle verdi o correnti.

C'era sempre qualcosa di bianco che le contraddistingueva fosse anche un oca come compagna oppure erano loro stesse in grado di mutarsi in cerve bianche.

 

I contadini andavano da loro per essere curati o per trovare sollievo da qualche male o per essere aiutati nel prendere una decisione, magari per dare una sbirciatina al futuro. Curavano gli animali della fattoria o venivano chiamate per propiziare un buon raccolto, per allontanare la siccità e far piovere, per le piccole pratiche spirituali; loro assistevano un parto problematico o di un personaggio di rango, oppure preparavano le pozioni abortive o contraccettive, oppure quelle che stimolavano la fertilità. E' molto probabile che queste donne siano state ben volute dalla gente del posto e alla loro morte venisse tributato una specie di culto. Così la Chiesa le ha canonizzate e trasformate in sante, magari si costruisce una chiesetta nei pressi della fonte o della casa dove la gente continuava e continua a recarsi in preghiera..

 

Io infatti mi rifiuto di credere che donne così siano diventate monache cristiane (fosse anche badesse!) è più probabile che la loro magia e la devozione della gente verso di loro sia stata strumentalizzata dalla chiesa.. ma la mia è solo un'opinione..

 

FONTI

http://ontanomagico.altervista.org/imbolc.htm
http://ontanomagico.altervista.org/curragh-kildare.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/kildare_(Enciclopedia_dell'_Arte_Medievale)/
http://www.cassiciaco.it/navigazione/scriptorium/settimana/2002/brigida.html
http://www.ilpost.it/leonardotondelli/2013/02/02/versami-un-lago-di-birra-brigida/
http://moak.altervista.org/articoli/sacerdozio_femminile.htm

http://www.libraryireland.com/HistoryIreland/Curragh-Kildare.php
http://www.curragh.info/landmarks/plains.htm

IL CURRAGH DI KILDARE

Nell'Irlanda antica era sede delle riunioni di tutte le tribù celtiche del Regno di Leinster, (la parte Est dell'Irlanda per lo più a ricchi pascoli). Questi raduni erano occasioni di grande fiere, gare e festeggiamenti; il mitico eroe Fionn MacCumhall e i suoi guerrieri (i famosi Fianna) si esercitavano proprio qui, essendo una terra ricca di selvaggina.

Si trova in Irlanda e probabilmente è il pascolo naturale più antico e più grande d'Europa (4870 ettari) una parte è attualmente utilizzata per l'addestramento dell'esercito irlandese, ed è diventata anche la località di una famoso ippodromo.

 

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