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RITI DI PRIMAVERA

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LA GHIRLANDA DEL MAGGIO

Molte tradizioni del Maggio si sono conservate in varie parti d’Europa fino alle soglie del Novecento. Così anche in Inghilterra (come in Italia) la tradizione dei “Mayers” non è scomparsa; anche se si è drasticamente interrotta allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, è stata ripresa sporadicamente e mantenuta viva dai molti Mummers e Morris Dancers, fino ai nostri giorni.
In genere come da antica tradizione erano i giovanotti del paese ad andare nei boschi a raccogliere i rami del maggio, “going a-Maying“, e a portare il Maggio nel paese “the bringing home the May“, per lo più travestiti o con costumi stravaganti: c’erano una coppia di sposini e altre figure ancora più pittoresche dai nomi particolari a seconda del luogo e della tradizione, c’erano i bambini portavano la ghirlanda del maggio cantando in processione e facendo la questua e c’erano i musicisti che iniziavano a girare per le strade a metà aprile e fino alla sera del 30 aprile. continua

A-MAYING

Come per il Wassaling e il caroling natalizio anche in primavera i bambini andavano di casa in casa per la questua, cantando una serie di versi e mostrando la Ghirlanda del Maggio.
Tradizioni che si sono conservate in varie parti d’Europa fino alle soglie del Novecento, ancora oggi diffusi in area piemontese (e in generale nel centro-nord d’Italia) come canti di questua in occasione dei riti pasquali e per portare il Maggio.


I MAYERS vedi
IL CANTAR MAGGIO NELLE ISOLE BRITANNICHE continua

IL CARLIN DI MAGGIO e I MAGGIANTI nella TRADIZIONE PIEMONTESE (e nel Nord Italia) vedi
IL CANTAR MAGGIO NEL BASSO PIEMONTE continua
LE MAGGIOLATE nell'APPENNINO TOSCO-EMILIANO vedi

 (Cattia Salto aprile 2013 e integrazioni)

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