Privacy Policy A TAVOLA NEL MEDIOEVO: alcune ricette

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RICETTE DAL MEDIOEVO

Carne

Entremets
Salse
Dolci

Bevande

ENTREMETS

Le creazioni fatte per divertire chi doveva mangiarle venivano chiamate “entremets”, come molte altre parole che si sono conservate ancora nei piatti della moderna cucina italiana, a testimonianza dell’ampia diffusione della langue d’oil (il francese antico) presso la nobiltà del tempo; era un cibo inizialmente ideato come riempitivo e presentato "di mezzo" tra una portata e l'altra, dall'aspetto semplice e senza pretese.

GARLINS di frutta secca

da Le Viandier ricetta 64 (detti anche Taillis cioè “fette”)

 

Prenez figues et resins, lait d'amandes boullu; prenés, eschaudés croustez de pain blanc, copez men; metez boullir tant qu'il soit bien liant ; pour taillier.

 

Prendete dei fichi e delle uvette bolliti in latte di mandorle, cialde e croste di pane; tagliate a pezzetti e fate bollire il tutto insieme finchè è denso abbastanza da potersi tagliare

 

Si tratta di un denso budino, per 1 litro di latte di mandorle sbriciolare finemente biscotti e pane secco e lavorarli con latte in modo da ridurli a una sorta di pappa. Aggiungere 60 gr di zucchero grezzo, mandorle tritate, ed incorporare 300 gr frutta secca (fichi e uva passa), precedentemente lavata e tagliata a pezzi. Passare il tutto in una pentola, mettere a sobbollire delicatamente insieme ad un pizzico di zafferano, e portare a fine cottura. Quando la crema sarà ben densa, versarla in un piatto fondo a far riposare. Tagliare a fette la taillis prima di servirla.

 

Ma l’entremet è anche la presentazione di un animale rivestito in modo da farlo sembrare ancora vivo, come nel caso di cigni e pavoni che erano acconciati in pose naturali con tutto il loro piumaggio. (immancabile la testa di cinghiale con la mela in bocca!) Con un impasto di carne si dava la forma di vari animali in pose naturali, ma i cuochi si sbizzarrirono nel creare variazione di quest’arte del travestimento: si toglieva la pelle dell’animale e sostenuta con un’intelaiatura di ferro si acconciava l’animale in una posa naturale, l’interno veniva farcito con un impasto di carne macinata (a volte anche di un animale diverso, erbe e spezie per aumentare l’effetto sorpresa).

COKAGRYS

Da Forme of Cury ricetta 183

 

ricetta1.jpgEcco che l’autore inglese del Forme of Cury crea un nuovo animale il gallo-maialino!

 
Take and make the self fars, but do therto pynes & sugur. Take an hold rostr cok; pulle hym & hylde hym al togyder saue the legges. Take a pigg and hilde hym fro the myddes dounward; fylle him ful of the fars, & sowe hym fast togeder. Do hym in a panne & seeth hym wel, and whan thei bene isode: do hem on a spyt & rost it wele. Colour it with yolkes of ayren and safroun. Lay theron foyles of gold and siluer, and serue hit forth.

 

Gli entremets diventato così il tema per creazioni sempre più fantasiose e divertenti.

 

 

Nel Quattrocento si diffuse la moda dei trionfi di zucchero, sculture a volte di dimensioni ragguardevoli, fatta di pasta di zucchero colorata fatta per suscitare stupore e ammirazione: fontane, castelli e cervi erano i soggetti preferiti.

 

Con il Quattrocento gli entremets diventano anche intermezzi animati e si configurano come uno spettacolo per quadri viventi su temi storici, mitologici o allegorici, con danze e canzoni, recite e pantomime. Spesso il banchetto sviluppa un tema tratto dalla letteratura cortese, dalla mitologia classica o è un’allegoria: il maggiordomo (chiamato Maestro di Casa) incaricava i letterati e gli artisti di corte perché studiassero le coreografie e le azioni sceniche che dovevano accompagnare gli intermezzi animati. Fu il periodo dei Trionfi in cartapesta o legno dipinti e scolpiti su disegno degli architetti e artisti del Rinascimento, i quali idearono complessi macchinari di scena ricchi di effetti speciali.

 

APPROFONDIMENTO

AD CONVIVIUM sul modo di convitare, l’arte culinaria medievale e rinascimentale, lezioni di galateo continua

 

LO SPETTACOLO NEL MEDIOEVO I divertimenti dell’uomo medievale erano ovviamente differenziati a seconda della classe sociale e scanditi dal calendario liturgico delle feste, dal mutare delle stagioni, dalle celebrazioni di vittorie belliche, nascite e matrimoni

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