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CASTELLI NEL VERCELLESECastello di Albano: risalente al XV secolo, venne edificato su precedenti fortificazioni. Ancora abitato dai discendenti dei conti Arborio di Gattinara Castello di Balocco: antica roccaforte riedificata interamente nel XV secolo, a pianta quadrilatera con due piccole torri angolari, mastio e torre centrali. Il
castello risale al XV riedificato su un precedente castrum del XII-XIII secolo. A
seguito di ripetute devastazioni a metà del Trecento fino
agli inizi del Quattrocento (prima le milizie di Ugolino Gonzaga al
servizio del marchese del Monferrato, poi i soldati di Facino Cane e infine le
scorrerie dei signori di Rovasenda)
il castello cadde in rovina e venne riedificato interamente. All’interno
conserva degli affreschi risalenti al 1410 tra cui una soave Madonna in
trono con bambino. Accanto al castello una casa colonica
quattrocentesca ancora ben conservata. Nella
frazione di Balocco a Bastia si è conservata una cassaforte
che doveva probabilmente servire come avamposto in appoggio al castello
di Balocco. Secondo una leggenda locale un corridoio sotterraneo
collegherebbe le due costruzioni per poi biforcarsi e dirigersi verso Buronzo. Castello di Borgo Vercelli: ricostruito nel XVI secolo, di proprietà comunale Castello di Buronzo: un castello consortile ricco di leggende. SCHEDA Castello di Carisio: situato
sull'altura, resta qualche tratto di muro in ciottolo, la zona si
presenta quindi come area di interesse archeologico. Castello di Casanova Elvo: edificato verso la fine del XIII sec con pregevole torre d’ingresso del XV secolo. Le rimanenze dell'originario castello del XII secolo, o comunque di un precedente complesso fortificato, si possono scorgere in un edificio situato a pochi metri dall'attuale castello Castello di Collobiano: la parte piú antica ha la forma di castello-recinto con le torri d'angolo, tutte differenti e costruite posteriormente, e con la merlatura ghibellina a coda di rondine, che è ancora in gran parte visibile. Il castello è oggi adibito in parte ad azienda agricola, in parte ad abitazioni private. Castello di Desana: tenuta agricola, rinomata “La festa del riso italiano di qualità” che si tiene ogni anno a metà settembre Castello di Gattinara: ruderi Castello di Lenta: castello che racchiudeva un monastero di monache benedettine Castello di Lignana: castello del XV secolo ora azienda agricola Castello di Lozzolo: castello del XIV secolo di proprietà di un’azienda agricola Castello di Moncrivello: antica
fortezza dominante sul Canavese
e sulla pianura vercellese, con le sue mura merlate riporta
all'atmosfera medioevale che ancora vi si respira. Dimora della
Duchessa Jolanda di Francia. Castello di Motta dei Conti: ancora visibili le strutture originarie del XIII secolo. Il castello, da tempo disabitato e in rovina, è stato recentemente oggetto di lavori. Castello di Olcenengo: torre medievale Castello di Oldenico: dell'antico Castello risalente al XI sec non rimane molto: il cortile interno, parte del muro esterno e la facciata (ben conservata), che denota la sua primitiva struttura muraria fatta di pietre del Sesia posate a lisca di pesce e alternate a manufatti in cotto |
IL
MEDIOEVO VERCELLESE
Tracciati di una mappa medievale
Mappamondo
medievale di Vercelli Castello di Prarolo: azienda agricola fortificata, in stato di abbandono Castello di Quinto Vercellese:Costruzione risalente al XII secolo, ampiamente rimaneggiata nel XV secolo, a pianta quadrilatera con massicce torri angolari cilindriche, trasformata in tenuta agricola di proprietà del comune di Vercelli. Recentemente restaurato per il rilancio turistico e culturale Castello di Rive: roccaforte ghibellina ai confini fra il Vercellese e il Monferrato Castello di Rovasenda: XII secolo di proprietà privata ma visitabile Castello di Salasco: castello del XV secolo Castello di Sali Vercellese: adibito a tenuta agricola Castello di Saluggia: sede municipale Castello di San Genuario: nella frazione del comune di Crescentino, di origini quattrocentesche è di proprietà privata Castello di Torrione: in una frazione del comune di Costanzana, il complesso, in completo abbandono, meriterebbe di essere studiato quale esempio ancora ben conservato di architettura militare Castello di Vettignè: in una frazione del comune di Santhià, roccaforte medioevale edificata nel XV secolo, rimaneggiata e ampliata nelle epoche successive; in parte diroccato. Vettignè ora frazione di Santhià
è stato comune autonomo tra il 1700 e il 1800. Il castello
versa in stato di totale abbandono da quando nel 1960 è
iniziato il suo spopolamento. Il
castello di proprietà della famiglia dei Dal Pozzo è passato al
ramo Savoia-Aosta in
seguito al matrimonio di Maria Vittoria Carlotta, ultima erede dei
principi della Cisterna, con il principe Amedeo, duca di Aosta e re di
Spagna. Il
corpo della residenza signorile (costruito nel XV secolo forse su una
struttura preesistente) è intermante circondato da merli a
coda di rondine, sorretti da lunghi beccatelli e ornati con una fascia
decorativa. L’alta torre cilindrica è del tutto
simile a quella del castello di San Genuario a Crescentino. Una
leggenda vuole che qui vi nacque il feroce capitano di Ventura Facino
Cane (e non a Casale Monferrato): il borgo di Santhià con il
villaggio e il castello di Vettignè
sarebbero stati gli unici della zona ad essere risparmiati dalla furia
del condottiero Castello di Villarboit: risale, per la parte più antica, al XIV secolo; con la sua imponenza, anche se alquanto rimaneggiato, domina il resto dell'abitato Castello di Villata: l'abitato si è sviluppato attorno al castello la cui costruzione si fa risalire al XIV secolo Castello di Vintebbio: sorge nel comune di Serravalle Sesia, su un colle che sovrasta la frazione di Vintebbio Parte delle notizie sono tratte da "Località fortificate della Provincia di Vercelli" a cura del Gruppo Archeologico di Vercelli e da TESES -Il gruppo speleo-archeologico Teses nato a Vercelli nel 1996 da un'idea di Luigi Bavagnoli. |
STORIAFRA DOLCINO
I CATARI
GLI ORDINI RELIGIOSILA CHIESA DI ISANA, mansio templare a Livorno Ferraris LUCEDIO: l’Abbazia dei Cistercensi e gli Aleramici
TERRITORIOIL BOSCO DELLA PARTECIPANZA, un bosco medievale a Trino LE LAME DEL SESIA, un bosco medievale lungo il fiume LE GRANGE: i granai del Nord ITINERARIO PER LE GRANGE: la nostra proposta tra cascine a corte chiusa e bosco medievale LA BARAGGIA, l’ultimo incolto padano tra biellese, novarese e vercellese |
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