VERCELLESE CELTICO
Terre d’acqua, così sono chiamate le risaie che tanto caratterizzano gran parte della pianura vercellese. Una terra fortemente antropizzata, eppure con ancora molti tesori nascosti proprio “sotto gli occhi di tutti”, come i Menhir di Cavaglià, o sotto terra, come la necropoli romana in zona via Alice di Livorno Ferraris, fortunosamente ritrovata in occasione dei recenti scavi per la Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità, tratta Torino-Novara.
Come è già accaduto in molti di scavi in profondità per altre opere pubbliche, che hanno portato alla scoperta vasti siti archeologici, la Tav nel 2002 ha dato alla luce una necropoli romana ad incinerazione inquadrabile tra il I ed il V sec. d.C. L’importanza di questo ritrovamento ha permesso di acquisire nuovi dati sul popolamento di età romana nel territorio e sui riti e rituali funerari dell’epoca. Allo stato attuale si contano 212 tombe con corredi composti da oggetti come monete di bronzo, fibule, armi ed utensili in ferro, urne cinerarie di varie dimensioni e numerosi oggetti in vetro.
Un ritrovamento che non ha destato sorpresa tra i cultori di storia locale, e in particolare Gianfranco Giuliano (fondatore dell’Accademia dei Livornesi e autore del libro “Santa Maria d’Isana”) che ha da sempre segnalato nei suoi scritti, l’importanza nella zona della strada Liburnasca, una via militare romana diventata nel Medioevo una via di comunicazione densamente trafficata, facente parte di quella rete di strade verso i luoghi di pellegrinaggio della Cristianità.
Plinio (lib III,cap XVII) Vercellae Libicorum ex Salyis ortae I Celti Sallui con i Vertacomacori si diressero sull’Agro Vercellese impadronendosi delle terre degli Ictimuli. I Sallui fecero proprie le ricche miniere d’oro della Bessa e vinti i Libici, o Libui occuparono le loro terre e fondarono la città di Vercelli. VERCELLI LIVORNO FERRARIS |
LE TRACCE CELTICHE NEL TERRITORIO BIELLESE-VERCELLESE
Ecco le tracce disseminate nel territorio
ALBANO VERCELLESE: LAME DEL SESIA
BORGO D’ALE: PERA CUNCA
CAVAGLIA’: MENHIR
LIVORNO FERRARIS: MENHIR D’ISANA
TRINO: BOSCO DELLA PARTECIPANZA
SALUSSOLA: UNA GITA A VICTIMULAE